Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Per gestire l’estrazione mineraria sulla Luna bisognerà contare sull’esempio degli oceani

(3 Febbraio 2025)

Roma –  La regolamentazione delle future attività di sfruttamento, anche minerario, delle risorse lunari, dovrà affrontare problemi molto simili a quelli legati all’estrazione mineraria sui fondali oceanici. È quanto sostiene un editoriale apparso sulla prestigiosa rivista Frontiers in Space Technologies. Secondo gli autori, diverse nazioni o gruppi di paesi tra cui Stati Uniti, India, Cina, Russia, Giappone ed Europa hanno piani per inviare una quantità significativa di materiali sulla Luna dalla Terra, con l’ambizione di avviare diverse operazioni, comprese quelle di estrazione dei materiali. Piani che ricalcano molto da vicino quelli per ottenere minerali e altri materiali dalle profondità degli abissi. Come per quest’ultime anche per la Luna il problema che non viene affrontato – argomentano gli autori – è quello dei rifiuti che queste attività produrranno e dell’impatto ambientale che avranno. A loro parere sono urgenti regole vincolanti che evitino nuovi disastri ecologici con conseguenze difficili da prevedere. “Dobbiamo riconoscere l’inquinamento della Luna e delle sue orbite, che queste attività comporteranno – concludono – Sosteniamo la necessità di regole vincolanti per salvaguardare le orbite terrestri, più le orbite della Luna dalla contaminazione da detriti spaziali. La necessità oggi è quella di un’azione efficace per mantenere le risorse orbitali dello spazio esterno sicure e sostenibili e far sì che qualsiasi operazione di estrazione sia regolata da una normativa internazionale equa ed efficace”. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla