Valentina Di Paola

I maghi svelano più facilmente i trucchi, se li hanno inventati loro

(28 Ottobre 2024)

Roma – In alcune circostanze, i maghi e gli illusionisti non hanno problemi a condividere i propri trucchi, nonostante quanto si possa pensare. Questo il curioso risultato a cui giunge uno studio, pubblicato sul Journal of Performance Magic Research, condotto dagli scienziati dell’Università di Exeter e dell’Università di Plymouth. Il team, guidato da Brian Rappert e Gustav Kuhn, ha coinvolto un gruppo di maghi per capire le situazioni in cui ritengono sia corretto condividere le spiegazioni dei trucchi. La magia, spiegano gli esperti, è una delle forme di intrattenimento più antiche e gran parte del suo fascino è associato al mistero che aleggia attorno alle tecniche che consentono ai performer di stupire il pubblico. Nonostante sia risaputo che i maghi non condividono i propri trucchi, il recente lavoro dimostra che, in alcuni casi, gli illusionisti sono disposti a esporre le proprie pratiche. Ad esempio, è accettabile spiegare le proprie magie, ma non quelle di altri, a meno che l’ideatore non sia deceduto. Secondo la comunità, inoltre, non è corretto condividere il funzionamento di un trucco per ottenere visibilità pubblica, ma è possibile se si viene pagati per la propria conoscenza. Rivelare segreti era considerato più accettabile quando lo si faceva per scopi positivi, come migliorare il benessere, intraprendere ricerche scientifiche o proteggere il pubblico dalle frodi. Allo stesso tempo, gli illusionisti sostengono che i set commerciali per bambini sono significativamente meno accettabili dei corsi professionali acquistati nei negozi dedicati. “La comunità dei maghi – sostengono gli scienziati – applica regole severe per salvaguardare la propria credibilità, ma internet ha cambiato radicalmente la facilità con cui i trucchi vengono svelati. Volevamo quindi capire in che misura la condivisione di queste conoscenze è ritenuta accettabile dalla categoria”. Nell’ambito del sondaggio, i partecipanti hanno offerto una gamma di giustificazioni sul perché le esposizioni all’interno delle esibizioni di magia fossero considerate accettabili. Alcuni hanno affermato che era perfettamente accettabile svelare un trucco gelosamente custodito nel contesto dell’esecuzione di un trucco che si basa su un metodo diverso. In effetti, è stato ampiamente sostenuto che l’esposizione potrebbe migliorare le esperienze del pubblico. “La nostra ricerca – sottolinea Kuhn – rivela l’affascinante e spesso contraddittoria dinamica attorno a quando è ritenuto accettabile rivelare un trucco di magia. Oggi, con i tutorial online, le aspettative tradizionali di mantenere il segreto sono sempre più scarse. Gli illusionisti che abbiamo coinvolto erano combattuti tra la reticenza, il desiderio di tramandare le conoscenze di magia ai nuovi adepti e il riconoscimento dei meriti dei colleghi precedenti”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).