Gianmarco Pondrano d'Altavilla

IA può aiutare a trovare un terreno comune in politica

(18 Ottobre 2024)

Roma –  L’intelligenza artificiale (IA) può aiutare le persone con opinioni diverse a trovare un terreno comune soprattutto in politica. E’ quanto emerge da uno studio guidato da Google DeepMind e pubblicato su Science. Nel loro studio condotto nel Regno Unito, che ha coinvolto diverse migliaia di persone trovate su una piattaforma di ricerca di crowdsourcing, gli autori hanno chiesto ai partecipanti umani di scrivere le loro opinioni su argomenti complessi e importanti. In un processo iterativo, i partecipanti, organizzati in piccoli gruppi, hanno inviato le loro opinioni personali a un’IA LLM (modello linguistico di grandi dimensioni) che era stata addestrata per generare una “dichiarazione di gruppo”, focalizzata sull’elevazione di punti di vista condivisi. Le “dichiarazioni di gruppo” sono state realizzate in parallelo anche da mediatori umani con identiche consegne rispetto all’IA. I partecipanti potevano poi vedere sia le dichiarazioni di gruppo generate dall’IA che daglli esseri umani e considerare se le dichiarazioni erano in linea con le proprie opinioni. Le dichiarazioni dell’IA sono state preferite dai partecipanti nel 56 per cento dei casi rispetto alle dichiarazioni dei mediatori umani. Dopo aver deliberato con il mediatore dell’IA, i piccoli gruppi di partecipanti erano meno divisi nelle loro posizioni sui problemi, il che suggerisce che era stato trovato un terreno comune significativo. Gli autori riferiscono che le dichiarazioni generate dall’IA hanno avuto successo perché hanno incorporato voci dissenzienti rispettando la posizione della maggioranza. Gli autori hanno replicato i loro risultati in un campione di partecipanti del Regno Unito che rifletteva più da vicino la diversità nella popolazione del Regno Unito, scoprendo che le dichiarazioni di IA erano altamente approvate e lasciavano i gruppi meno divisi. ” la principale opportunità fornita da questo strumento di IA è che facilita la deliberazione collettiva e che è efficiente in termini di tempo, equa e scalabile”, affermano gli autori. Il loro nuovo approccio alla deliberazione collettiva aggira alcune delle limitazioni del dibattito di persona, affermano, pur notando che potrebbe perdere altri vantaggi che derivano dalla discussione di persona, tra cui l’opportunità di costruire relazioni interpersonali con altri partecipanti. (30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla