Valentina Di Paola

Il collagene dei dinosauri è così longevo per la sua struttura molecolare

(4 Settembre 2024)

Roma –  La particolare resistenza del collagene dei dinosauri potrebbe essere dipendere da una particolare struttura molecolare che protegge i legami chimici e rende possibile l’analisi delle loro ossa a distanza di milioni di anni. A questa conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista dell’American Chemical Society Central Science, condotto dagli scienziati del Massachusetts Institute of Technology. Il team, guidato da Ron Raines, ha utilizzato metodi sperimentali e computazionali per analizzare il comportamento di piccole molecole di peptidi. I legami chimici all’interno del collagene degli scheletri di dinosauri, spiegano gli esperti, dovrebbero persistere per circa 500 anni, eppure alcuni frammenti di collagene sono stati estratti dai fossili di animali vissuti 68 e 195 milioni di anni fa. Costituito da filamenti proteici, catene di amminoacidi, il collagene rappresenta un materiale fibroso. Se esposti all’acqua, i legami peptidici che collegano gli amminoacidi normalmente si rompono in un processo noto come idrolisi. Se i peptidi vengono incorporati nel collagene, però, il processo distruttivo non si verifica. Sono state proposte varie ipotesi per spiegare questo fenomeno, la maggior parte delle quali, però, manca di una base fisico-chimica che giustifichi la resistenza dei legami peptidici nel collagene delle ossa di dinosauro. Nell’ambito del lavoro, il gruppo di ricerca ha studiato le interazioni tra i gruppi acilici delle molecole, che contengono ciascuno un atomo di carbonio legato a doppio legame con un atomo di ossigeno. Gli autori hanno scoperto che ogni gruppo acilico condivide parzialmente i suoi elettroni con un gruppo acilico vicino. Questi risultati suggeriscono che tale struttura potrebbe proteggere i legami peptidici in una tripla elica di collagene dall’idrolisi, mantenendo l’integrità del filamento. Le informazioni ottenute grazie a questa indagine, concludono gli studiosi, potrebbero contribuire a guidare la progettazione di materiali specifici particolarmente longevi.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).