Dati, Amelia è la nuova piattaforma per la ricerca

Roma – Progredire nella comprensione della realtà sociale, economica e ambientale del Paese, con risultati di ricerca e dati tempestivi e facilmente consultabili, tramite strumenti di analisi e reportistica di alta qualità. È con questa visione che la Fondazione Grins presenta agli stakeholder la versione alpha della piattaforma dati Amelia. Durante il meeting dedicato alla restituzione degli avanzamenti della ricerca scientifica del partenariato Pnrr, il 5 e 6 settembre nella sede dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) a Roma, Grins presenta i primi output tangibili della piattaforma dati Amelia e condivide con enti pubblici e privati invitati l’importanza dell’ecosistema di conoscenza che si sta formando. Amelia. Amelia è uno strumento tecnologico avanzato pensato per supportare i processi decisionali di tutti i soggetti economici, dai cittadini
agli amministratori, attraverso la produzione di informazioni statistiche e analisi. Tutto questo nel rispetto di rigorosi principi etico-professionali, della sicurezza nell’uso dei dati e della loro analisi con elevati standard scientifici. La piattaforma è anche un vero e proprio abilitatore di relazioni e di conoscenze, snodo principale di una vasta rete di ricerca che sta producendo studi approfonditi per supportare al meglio le decisioni di politica e delle imprese. Sono oltre 600 i ricercatori coinvolti in 9 i gruppi di lavoro (detti in gergo Spoke, “raggi”), che stanno affrontando temi cruciali per la transizione sostenibile: dal disegno delle politiche del settore pubblico alla sostenibilità sociale e dei territori, dalle politiche di riduzione della CO2 alla finanza sostenibile e all’economia circolare.«Amelia si può anche definire come un data knowledge and research ecosystem»,
dichiara il prof. Matteo Cervellati, ordinario di Economia dell’Università di Bologna e responsabile scientifico e presidente della Fondazione Grins. «Ovvero un ambiente integrato che combina strumenti, tecnologie e buone pratiche di ricerca per gestire, organizzare e sfruttare i dati, con l’obiettivo di trasformarli in conoscenza utilizzabile e, in definitiva, in beni pubblici». I dati si devono parlare: le potenzialità della piattaforma. Il concetto di “ecosistema” è fondamentale per comprendere il funzionamento della nuova piattaforma, il cui obiettivo principale è la creazione e la diffusione di conoscenza, in questo caso sotto forma di informazioni, dati, algoritmi e modelli di analisi. Con Amelia, dunque, la Fondazione Grins sta realizzando un collettore di informazioni socio-economiche del Paese, a servizio di decisori pubblici, istituzioni, imprese e cittadini.
Decisioni sempre più guidate da evidenze. Come sottolinea il prof. Cervellati: «imprese, pubbliche amministrazioni e famiglie si trovano quotidianamente a operare in ambienti complessi e in costante mutamento e devono prendere decisioni in tempi stretti, con risorse limitate e in condizioni di incertezza. Ad oggi esiste un’abbondanza di informazioni potenzialmente utili. La complessità dei problemi richiede tuttavia l’utilizzo di dati da fonti diverse non facilmente confrontabili e rende difficile l’elaborazione e l’interpretazione limitandone spesso l’utilizzo. La raccolta, il trattamento e l’elaborazione dei dati accurati, imparziali, e accessibili in tempo reale è cruciale – prosegue Cervellati – per facilitare una crescita sostenibile e aumentare la resilienza. Con lo sviluppo di Amelia, Grins offre uno strumento operativo di supporto alle decisioni di imprese e famiglie e delle politiche». Una piattaforma con automatismi evoluti. Ricercatori e sviluppatori si stanno confrontando con la necessità di far acquisire con regolarità e autonomia le informazioni prodotte dalla ricerca scientifica o fornite dai data provider, grazie ad automatismi evoluti. Tutto questo secondo criteri di massima trasparenza: ogni possibile dato, infatti, sarà censito, catalogato e certificato in modo che tutti potranno vedere che tipo di informazioni sono presenti. Una volta caricate nel sistema, le informazioni dovranno poi essere armonizzate per essere pienamente fruibili dagli utilizzatori finali.(30Science.com)