Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Nuova metrica offre uno sguardo diverso sul cambiamento climatico

(9 Agosto 2024)

Roma – Misurare gli aerosol per comprendere i cambiamenti nei percorsi di inquinamento atmosferico transfrontaliero. E’ quanto propone un gruppo di ricercatori guidato da Hitoshi Irie del Center for Environmental Remote Sensing presso la Chiba University in uno studio pubblicato su Science of The Total Environment. Nel loro studio, i ricercatori hanno analizzato set di dati sulla profondità ottica degli aerosol (AOD) derivati da satelliti, set di dati di rianalisi e simulazioni numeriche focalizzate sull’Oceano Pacifico nell’area sottovento della Cina, per 19 anni dal 2003 al 2021. L’AOD, una misura della quantità di luce solare bloccata dagli aerosol, è un fattore chiave nell’analisi degli aerosol e del loro impatto sul cambiamento climatico. I ricercatori hanno sviluppato una nuova metrica chiamata R AOD che ha utilizzato il potenziale degli aerosol come traccianti per valutare l’impatto del cambiamento climatico sui percorsi di inquinamento atmosferico transfrontaliero. Utilizzando R AOD i ricercatori sono stati in grado di quantificare significative variazioni temporali nel trasporto di aerosol. Hanno scoperto che i cambiamenti a lungo termine in R AOD dovuti al cambiamento climatico erano controbilanciati da maggiori variazioni anno su anno nel campo meteorologico. Inoltre, le tendenze stagionali hanno mostrato che gli aerosol si spostavano da ovest a est durante la primavera e l’inverno e verso nord in estate. Hanno concluso che la probabilità che gli aerosol dalla Cina venissero trasportati molto a est era bassa, evidenziando uno spostamento nei percorsi di inquinamento transfrontaliero dovuto al riscaldamento globale. In questo studio gli autori hanno rilevato con successo il cambiamento climatico utilizzando dati di osservazione satellitare a lungo termine, in contrasto con la maggior parte degli studi esistenti che tracciavano l’inquinamento atmosferico transfrontaliero utilizzando simulazioni di modelli.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla