Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Cina, individuate le fonti di smog a Pechino

(9 Agosto 2024)

Roma – Sono state individuate in dettaglio le fonti di inquinamento atmosferico della capitale cinese, Pechino. E’ quanto emerge da uno studio guidato dallo scienziato ambientale Kaspar Dällenbach in collaborazione con la Beijing University of Chemical Technology e l’Università di Helsinki e pubblicato su Nature Geoscience. Lo smog nella capitale cinese è noto e Dällenbach lo considera un fenomeno particolarmente importante da studiare data la grande popolazione che ne è soggetta, al fine di ampliare il database di potenziali metodi per migliorare la qualità dell’aria. Sebbene le emissioni, ad esempio l’anidride solforosa derivante dalla combustione del carbone, siano state ridotte nella regione, una larga parte della popolazione del paese è ancora esposta a una scarsa qualità dell’aria. Tuttavia, è estremamente difficile determinare l’origine degli inquinanti poiché la loro composizione cambia costantemente attraverso reazioni chimiche nel loro lungo viaggio attraverso l’atmosfera. Per trovare le fonti di inquinamento, i ricercatori hanno misurato la composizione dell’aria sul tetto della Beijing University of Chemical Technology in un progetto finanziato dalla Swiss National Science Foundation e hanno confrontato le fonti di smog durante i mesi estivi e invernali. È stato utilizzato un nuovo tipo di spettrometro di massa, in grado di analizzare la composizione molecolare degli aerosol ambientali in tempo reale. Dällenbach e i suoi colleghi hanno scoperto che le fonti di particolato si estendono ben oltre la capitale e che queste fonti differiscono in termini chimici e geografici tra i mesi estivi e quelli invernali. In inverno, gli aerosol organici secondari sono causati dalla combustione di legna e carbone e provengono per la maggior parte dalla grande regione di Pechino-Tianjin-Hebei. In estate, d’altro canto, l’aria fluisce da sud e l’inquinamento è dominato dalle emissioni urbane, ad esempio dal traffico e dall’industria, probabilmente dalla cintura Xi’an-Shanghai-Pechino. “Il nostro lavoro dimostra che, sebbene ci si stia concentrando sull’inquinamento all’interno di Pechino, lo smog è un fenomeno regionale su larga scala in cui gli aerosol provenienti da diverse fonti vengono trasportati per centinaia di chilometri”, spiega Dällenbach. La riduzione dell’inquinamento atmosferico richiede quindi misure coordinate e su larga scala in tutta l’area metropolitana di Pechino e oltre.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla