Valentina Arcovio

Farmaco tirzepatide riduce anche rischio insufficienza cardiaca

(1 Agosto 2024)

Roma – Eli Lilly and Company ha annunciato oggi i risultati positivi dello studio clinico di fase 3 SUMMIT, che ha valutato la sicurezza e l’efficacia dell’iniezione di tirzepatide (5 mg, 10 mg o 15 mg) in adulti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata (HFpEF) e obesità. Tirzepatide ha dimostrato miglioramenti statisticamente significativi in entrambi gli endpoint primari con una riduzione del rischio di esiti di insufficienza cardiaca e miglioramenti nei sintomi di insufficienza cardiaca e nelle limitazioni fisiche, rispetto al placebo. Sono stati raggiunti anche tutti gli endpoint secondari chiave, tra cui il miglioramento della capacità di esercizio misurata dal 6-Minute Walk-Test Distance (6MWD), la riduzione della proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hsCRP) come marcatore di infiammazione e la riduzione media del peso corporeo rispetto al basale a 52 settimane. Tirzepatide ha portato a una riduzione del peso corporeo del 15,7% rispetto al 2,2% per il placebo. “L’HFpEF rappresenta quasi la metà di tutti i casi di insufficienza cardiaca e negli Stati Uniti quasi il 60% delle persone colpite vive anche con l’obesità”, dichiara Jeff Emmick, senior vice president, product development, Lilly. “Nonostante il continuo aumento del numero di persone affette sia da HFpEF che da obesità, le opzioni di trattamento rimangono limitate. Precedenti studi sulle incretine in questa popolazione si sono concentrati sui sintomi e sulle limitazioni fisiche. In uno studio unico nel suo genere conclude – tirzepatide ha ridotto la gravità dei sintomi e migliorato gli esiti dell’insufficienza cardiaca nelle persone con HFpEF e obesità”.(30Science.com)

 

Valentina Arcovio