Roma – “Anche se il livello di Escherichia Coli nelle acque della Senna viene misurato ogni giorno, visto che il fiume attraversa l’intera città, le fonti di contaminazione potrebbero fluttuare anche più velocemente del previsto. Mi pare un azzardo farsi il bagno in un fiume che scorre all’interno di un contesto urbano. L’idea ci può stare ma non mi pare che alle olimpiadi di Londra si fossero svolte le gare nel Tamigi!”. Lo ha detto Giovanni Rezza, professore di Igiene e Sanità Pubblica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ed ex direttore generale della Prevenzione sanitaria presso il Ministero della Salute a proposito dei casi segnalati di alcuni atleti che sarebbero rimasti colpiti da infezione. “Il livello di Escherichia coli viene usato come indicatore di contaminazione fecale, per cui non si può escludere che il germe in causa sia un altro batterio, come la Salmonella, o un entetovirus”, spiega l’esperto. “L’Escherichia coli in genere causa nausea, vomito, diarrea e può dare febbre. I casi gravi, come la sepsi, sono più rari. Una volta acquisito per via fecale orale (acqua o cibo contaminato) è bene osservare igiene personale per non trasmettere l’infezione ad altri”, aggiunge. Il tutto è da confermare. “Le ipotesi devono essere validate – continua Rezza – ma per quanto possano funzionare i depuratori, nei tratti urbani dei fiumi può finirci di tutto, dalle fogne agli escrementi dei topi, per cui è necessario essere molto cauti”. (30Science.com)
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Parigi 2024: Rezza, azzardo farsi il bagno nel fiume
(5 Agosto 2024)
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