Gianmarco Pondrano d'Altavilla

I Denisoviani sono vissuti per 16.000 anni sull’altopiano tibetano mangiando pecore, capre e iene

(4 Luglio 2024)

Roma – I Denisovani potrebbero essere sopravvissuti a lungo sull’altopiano tibetano, nutrendosi di pecore, capre e altri animali. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati dell’Università di Copenhagen. Il team, guidato da Frido Welker e Huan Xia, ha esaminato oltre 2.500 resti ossei provenienti dalla grotta carsica di Baishiya sull’altopiano tibetano, dove i Denisovani hanno vissuto tra i 48 e i 32 mila anni fa. Questo lavoro, commentano gli esperti, fa luce sul comportamento degli esemplari appartenenti alla specie preistorica e rivela le loro capacità di adattamento all’ambiente mutevole dell’altipiano. Strettamente imparentati con i Neanderthal, i Denisovani sono una specie estinta di esseri umani, che si estendevano in gran parte dell’Eurasia orientale verso la fine del Pleistocene, tra 48 e 32 mila anni fa.

Molte delle ossa recuperate nella grotta carsica di Baishiya, come questa vertebra di iena maculata, contengono tracce di attività umana, come segni di taglio.
Credito: Dongju Zhang’s Group (Università di Lanzhou).

I ricercatori hanno combinato analisi molecolari e visive, eseguite sui resti ossei rinvenuti presso la grotta di Baishiya. Gli studiosi hanno scoperto che la maggior parte delle testimonianze fossili apparteneva a esemplari di bharal, conosciuti anche come Pseudois nayaur, o pecore blu, una specie molto comune nell’Himalaya. Sono stati identificati anche frammenti ossei di carnivori, piccoli mammiferi e uccelli. In generale, i resti erano caratterizzati da segni di taglio, tipici della lavorazione destinata al consumo alimentare. Gli esperti hanno identificato anche gli strumenti d’osso con cui gli antichi esseri umani tagliavano la carne. Nell’ambito del lavoro, è stata infine scoperta una costola Denisovana, la cui datazione risulta coerente con il periodo di occupazione della grotta. Questi risultati, commentano gli autori, suggeriscono che i Denisovani abitarono nel sito fino al tardo Pleistocene, sfruttando le risorse animali a disposizione. Nonostante la sua altitudine, gli autori ritengono che il bacino di Ganjia rappresentasse un habitat relativamente stabile per i Denisovani, che lo utilizzarono durante l’ultimo ciclo glaciale. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla