Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Sviluppato sistema di traffico aereo per gestire i droni nelle smart cities

(17 Luglio 2024)

Roma – Dopo aver creato il primo stormo di droni auto-organizzati al mondo, i ricercatori dell’Università Eötvös Loránd (ELTE) di Budapest, Ungheria, hanno ora anche dimostrato quella che definiscono la prima soluzione per la gestione del traffico di droni autonomi su larga scala. Questo affascinante nuovo sistema è in grado di fare molto di più di quanto potrebbe essere eseguito con piloti umani. Lo staff del Dipartimento di Fisica Biologica dell’Università di Eötvös lavora sulla robotica di gruppo e sugli sciami di droni dal 2009. Nel 2014, hanno creato il primo stormo di quadricotteri autonomi al mondo composto da almeno dieci unità. Il gruppo di ricerca ha ora raggiunto un nuovo traguardo pubblicando i risultati sulla gestione del traffico autonomo di cento droni sulla rivista Swarm Intelligence . Ma qual è la differenza tra il traffico di droni in stormo e quello autonomo? Nel primo caso, l’obiettivo delle unità è di sincronizzarsi perfettamente tramite un movimento articolare coordinato, come in uno stormo di uccelli. In una situazione di traffico, tuttavia, i droni possono avere percorsi e obiettivi individuali, il che porta a potenziali conflitti. Ciò è particolarmente vero quando il traffico non avviene su percorsi designati ma in spazi aperti. I ricercatori dell’ELTE hanno risolto questo problema combinando uno speciale pianificatore di percorsi lungimirante e aggiornato in tempo reale con le interazioni dei tradizionali modelli di flocking bio-ispirati. In questo modo, i droni autonomi possono evitare in modo ottimale la maggior parte dei conflitti di traffico e gestire in sicurezza quelli rimanenti coordinandosi direttamente con i loro vicini. L’efficacia del modello completamente auto-organizzato, senza controllo centrale, è stata inizialmente testata tramite simulazioni. Durante questo processo, è stato possibile testare il traffico casuale continuo ad alta velocità di fino a 5000 droni in due dimensioni con velocità e/o priorità identiche o diverse . Sono stati mappati anche casi tridimensionali stratificati per illustrare la soluzione efficiente di situazioni di traffico di droni densi per le future città intelligenti e concetti di controllo del traffico aereo decentralizzato. Il modello è stato poi programmato su una flotta di droni composta da cento unità di proprietà di CollMot Robotics Ltd., un’azienda fondata presso il Dipartimento di Fisica Biologica con l’obiettivo di commercializzare la tecnologia degli sciami di droni. Il traffico di droni auto-organizzato è stato dimostrato in diretta con centinaia di droni. Sulla base di questa soluzione, una nuova fase di operazioni automatizzate con droni a sciame può avere inizio in un’ampia gamma di applicazioni, dall’irrorazione di trasporto merci basato sui droni alle applicazioni nel settore della difesa. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla