Roma, 18 lug. – Il team di ingegneria ambientale dell’Università della California Riverside(UCR) ha scoperto specifiche specie batteriche in grado di distruggere determinati tipi di “sostanze chimiche eterne”, un ulteriore passo avanti verso trattamenti a basso costo delle fonti di acqua potabile contaminate dai PFAS. I loro risultati sono stati pubblicati su Science Advances. Questi microrganismi appartengono al genere Acetobacterium e sono comunemente presenti negli ambienti con acque reflue di tutto il mondo. Le sostanze chimiche eterne, note anche come sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche o PFAS, sono così chiamate perché presentano legami chimici carbonio-fluoro estremamente forti, che le rendono persistenti nell’ambiente. I microrganismi scoperti dagli scienziati dell’UCR e dai loro collaboratori sono in grado di rompere questi ostinati legami tra fluoro e carbonio. “Questa è la prima scoperta di un batterio in grado di effettuare una defluorurazione riduttiva delle strutture PFAS”, ha affermato Yujie Men, autore corrispondente dello studio e professoressa associata presso il Bourns College of Engineering dell’UCR nel Dipartimento di ingegneria chimica e ambientale. I ricercsatori hanno messo in guardia dal fatto che i batteri erano efficaci solo sui composti PFAS insaturi, che presentano doppi legami carbonio-carbonio nella loro struttura chimica. Ma, cosa importante, gli scienziati hanno anche identificato gli enzimi specifici in questi batteri essenziali per scindere i legami carbonio-fluoro. Questa scoperta apre le porte ai bioingegneri per migliorare questi enzimi in modo che possano essere efficaci su altri composti PFAS. (30science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Scoperti microbi che distruggono alcune “sostanze chimiche eterne”
(18 Luglio 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla