Valentina Di Paola

Scienza: in Argentina si mangiavano animali simili ad armadilli 21mila anni fa

(18 Luglio 2024)

Roma – Le popolazioni argentine, circa 21mila anni fa, sembrano essersi nutrite di grandi mammiferi simili ad armadilli. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Plos One, condotto dagli scienziati dell’Università nazionale di La Plata. Il team, guidato da Mariano Del Papa, ha analizzato i segni di taglio sui fossili di mammiferi del Pleistocene provenienti dalle rive del fiume Reconquista, a nord-est della regione di Pampean in Argentina. La tempistica della prima occupazione umana del Sud America è ancora oggetto di numerosi dibattiti, ma la discussione è ostacolata da una scarsità di prove archeologiche dirette. Nell’ambito del lavoro, gli studiosi hanno analizzato i resti di un gliptodonte, un parente gigante degli armadilli, chiamato Neosclerocalyptus. L’analisi statistica rileva che i segni di taglio su parti del bacino, della coda e dell’armatura del corpo sono coerenti con l’ipotesi di una macellazione mirata alle regioni del corpo caratterizzate da carne più densa. La datazione al radiocarbonio indica che i fossili risalgono a 21mila anni fa, quasi seimila anni in più rispetto ad altri reperti archeologici del Sud America meridionale. Gli autori precisano che sarà necessario condurre ulteriori approfondimenti per supportare queste ipotesi. “Le prove presentate in questo lavoro – conclude Miguel Delgado, altra firma dell’articolo – mettono in discussione le ipotesi precedenti, secondo cui il primo popolamento umano delle Americhe sarebbe avvenuto circa 16mila anni fa”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).