Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Realizzato nuovo metodo di studio per svelare i misteri delle antiche iscrizioni sulle rocce

(15 Luglio 2024)

Roma – La dottoranda Lena Dubinsky e il Prof. Leore Grosman del Computational Archaeology Laboratory presso l’Institute of Archaeology dell’Università Ebraica di Gerusalemme hanno ideato un nuovo metodo per studiare le incisioni rupestri, unendo analisi tecnologiche e visive per scoprire i dettagli intricati dietro le tecniche antiche di incisione. I loro risultati sono stati pubblicati sul Journal of Archaeological Method and Theory. Utilizzando il software ArchCUT3-D sviluppato internamente, che consente un’analisi computazionale dei tratti tridimensionali delle incisioni rupestri, la ricerca presenta un approccio innovativo che fornisce nuove intuizioni sui processi di produzione e sul significato culturale delle incisioni trovate nel Parco di Timna, nel sud di Israele. Storicamente , le incisioni rupestri sono state esaminate principalmente attraverso le loro caratteristiche visive utilizzando metodologie comparative e interpretative. Mentre i lavori recenti si sono concentrati sull’identificazione dei processi di produzione, questi studi hanno spesso trascurato i risultati visivi. La ricerca della Dubinsky e del Prof. Grosman colma questa lacuna utilizzando l’analisi computazionale per integrare sia gli aspetti tecnologici che quelli visivi, offrendo una comprensione completa delle antiche pratiche di incisione. “Abbiamo utilizzato il software ArchCUT3-D per condurre un’analisi dettagliata dei dati 3D da varie incisioni rupestri. Questo metodo ci ha permesso di estrarre prove micro-morfologiche dalle linee incise, decodificando le tendenze tecniche e le variabilità nell’esecuzione di queste antiche opere d’arte. Esaminando uno specifico gruppo di figure incise, abbiamo stabilito un collegamento tra le tecniche utilizzate e le considerazioni visive che le guidano”, spiega Lena Dubinsky. Sulla base delle loro scoperte, i ricercatori propongono il termine “Techné” per descrivere la scelta della tecnica che va oltre la mera praticità, comprendendo il design intenzionale e i concetti culturali incorporati nelle incisioni. Questo approccio integrativo sfida la tradizionale dicotomia tra ricerca visiva e tecnologica, presentando un quadro unificato per comprendere gli antichi atti di produzione. Lo studio evidenzia come le strutture sociali e le azioni individuali influenzano i metodi di produzione, suggerendo che le decisioni relative alla selezione della tecnica riflettono contesti socioculturali più ampi. Questa prospettiva offre una narrazione più ricca delle interazioni cognitive e materiali degli antichi incisori, fornendo approfondimenti più profondi sul loro ambiente culturale e tecnologico. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla