Gianmarco Pondrano d'Altavilla

OMS, storica risoluzione su partecipazione della società nei sistemi sanitari

(11 Luglio 2024)

Roma – Per la prima volta nei 76 anni di storia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, i leader mondiali si sono impegnati all’unanimità a porre la partecipazione sociale (persone, comunità e società civile) al centro dei processi decisionali in materia di salute. Questo impegno storico segna un importante passo avanti nella creazione di un mondo sano, afferma un team di esperti su The BMJ , che esortano tutti ad usufruire del proprio diritto di influenzare le decisioni che riguardano la propria salute e il proprio benessere. Sfide globali come l’accesso alle cure, il cambiamento climatico, le crescenti disuguaglianze sociali, i cambiamenti demografici e la carenza di personale stanno travolgendo i nostri sistemi sanitari, spiegano. Tuttavia, se il pubblico è autorizzato a collaborare pienamente alla salute, le risorse, l’intelligenza e le capacità dei nostri sistemi sanitari aumenteranno esponenzialmente. La risoluzione dell’OMS segna un importante passo avanti sotto tre aspetti. In primo luogo, delinea chiare responsabilità dei governi per garantire che la partecipazione sociale sia adeguatamente finanziata e progettata in modo da influenzare le politiche sanitarie e il cambiamento del sistema. In secondo luogo, la risoluzione rende la partecipazione sociale una funzione fondamentale all’interno dei sistemi sanitari, piuttosto che un insieme di iniziative ad hoc. Questa prospettiva globale è importante per rimodellare i sistemi sanitari, coltivare relazioni di fiducia e a lungo termine con le comunità e costruire alleanze tra i settori sanitari. In terzo luogo, offre potenti meccanismi per influenzare i governi. Poiché hanno approvato la risoluzione, i governi hanno un imperativo politico ad agire e devono mostrare progressi ogni due anni fino al 2030. L’esperienza e la conoscenza personali, in particolare quelle delle persone che hanno più difficoltà ad accedere alla salute, sono fondamentali per aiutare a progettare sistemi sanitari migliori e più inclusivi, scrivono i ricercatori. “Dobbiamo condividere storie di successo, sfide e soluzioni; imparare dalle persone di tutto il mondo; acquisire comprensione dalle nostre diversità; costruire coalizioni; e coltivare la prossima generazione di leader affinché abbiano la passione e la competenza per garantire che nessuno venga lasciato indietro”. Concludono: “Il movimento di partecipazione sociale è globale, ma il potere di agire è radicato localmente nelle alleanze che stringiamo tra di noi”. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla