Valentina Di Paola

Gli alimenti a base di soia sembrano positivi per le capacità cognitive dei bambini

(2 Luglio 2024)

Roma – I bambini in età scolare che consumano alimenti a base di soia sembrano associati a migliori capacità di pensiero e attenzione. A questa curiosa conclusione giunge uno studio, presentato dagli scienziati dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign durante Nutrition 2024, l’incontro annuale dell’American Society for Nutrition. Il team, guidato da Ajla Bristina, ha valutato i dati raccolti da uno studio trasversale, per il quale sono stati coinvolti 128 bambini di età compresa tra sette e 13 anni. I ricercatori hanno utilizzato le informazioni dei registri alimentari per valutare l’assunzione media di macronutrienti, micronutrienti, vitamine e isoflavoni, composti naturali presenti in varie piante, in particolare nella soia e nei suoi derivati. Gli scienziati hanno utilizzato una serie di test per valutare il livello intellettuale dei bambini, misurando le capacità di attenzione e registrando l’attività elettroencefalografica (EEG). Nel complesso, l’analisi ha rivelato che i bambini tendevano a consumare basse quantità di alimenti a base di soia contenenti isoflavoni. I soggetti che assumevano quantità maggiori di questi composti, però, erano correlati a risposte più rapide nei compiti volti a valutare l’attenzione e mostravano una maggiore velocità di elaborazione. Non è stata osservata alcuna associazione tra l’assunzione di isoflavoni di soia e la capacità intellettiva generale. “In media – riporta Bristina – i piccoli partecipanti nel nostro studio consumavano circa 1,33 mg di isoflavoni al giorno. Un valore relativamente basso, ma in linea con le stime precedentemente riportate per gli Stati Uniti. Il consumo di soia per i singoli partecipanti variava da 0 a 35 milligrammi al giorno. Per avere un termine di paragone, una porzione di latte di soia fornisce circa 28 mg di isoflavoni. Consigliamo di incorporare snack come edamame tostato, noci di soia o latte di soia nell’alimentazione dei più piccoli”. “Il nostro lavoro rappresenta un’indagine preliminare – conclude Bristina – per comprendere meglio gli effetti del consumo di cibi a base di soia sulle capacità cognitive dei bambini e la quantità precisa di assunzione di isoflavoni necessaria per ottenere tempi di risposta più rapidi, saranno necessari approcci più approfonditi. Abbiamo avviato uno studio clinico per esaminare gli effetti degli alimenti a base di soia sulle capacità di pensiero, sugli ormoni sessuali, sulla salute metabolica e sulla salute dell’intestino”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).