Valentina Di Paola

Covid: vaccino o infezione in gravidanza non influenzano rischio malformazioni congenite

(18 Luglio 2024)

Roma – Un’infezione da SARS-CoV-2 contratta nel primo trimestre di gravidanza, così come la vaccinazione, non sembrano correlate a un aumento del rischio di malformazioni congenite nei feti. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sul British Medical Journal, condotto dagli scienziati dell’Istituto norvegese di sanità pubblica di Oslo. Il team, guidato da Maria C. Magnus, ha utilizzato i dati dei registri sanitari nazionali per identificare 343.066 neonati nati vivi in ​​Svezia, Danimarca e Norvegia, con gestazioni iniziate tra il primo marzo 2020 e il 14 febbraio 2022. I ricercatori hanno considerato un minimo di nove mesi di follow-up post natale. Il Covid-19 durante la gravidanza, spiegano gli esperti, è stato a lungo considerato un rischio, con madri e feti associati a una probabilità più elevata di parto pretermine e morte in utero. Nonostante ciò, non era stato considerato il legame tra la malattia, la vaccinazione e la possibilità di malformazioni congenite. Per colmare le attuali lacune di conoscenza, gli studiosi hanno selezionato una coorte di studio in cui la positività al virus e la vaccinazione erano state inferite dalle cartelle cliniche nazionali e dai registri vaccinali. Le principali anomalie congenite sono state raggruppate secondo le definizioni EUROCAT e includono difetti del cuore, del sistema nervoso e respiratorio, anomalie degli occhi, delle orecchie, del viso e del collo, fessure oro-facciali, anomalie genitali e degli arti. I ricercatori hanno tenuto conto di fattori potenzialmente rilevanti, come l’età, il livello di istruzione, l’indice di massa corporea e le abitudini della madre. Stando a quanto emerge dall’indagine, 10.229 e 29.135 bambini (pari al 3 e al 19 per cento) erano stati esposti rispettivamente all’infezione e alla vaccinazione durante il primo trimestre. In totale, il 5,2 per cento del campione (pari a 17.704 neonati) ha ricevuto una diagnosi di anomalia congenita grave, ma non sono riscontrate differenze significative nel rischio tra i due gruppi. La natura osservazionale del lavoro, precisano gli autori, non permette di trarre conclusioni definitive sul rapporto causa-effetto. Nonostante ciò, l’ampia portata del campione e la qualità dei dati utilizzati forniscono una sicurezza maggiore alle conclusioni. Gli scienziati affermano che né l’infezione né la vaccinazione da Covid-19 nel primo trimestre di gravidanza sembrano influenzare il rischio di anomalie congenite. Sebbene saranno necessari ulteriori approfondimenti, concludono gli autori, non sono emerse variazioni degne di nota nel rischio di malformazioni congenite in base alle varianti virali. (30science)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).