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Alzheimer, uno spray a base di anticorpi elimina l’accumulo di proteine, previene la diffusione e migliora i sintomi

(4 Luglio 2024)

Roma – Un nuovo trattamento a base di anticorpi somministrato per via nasale può colpire, rompere e inibire l’accumulo della proteina tau, che contribuisce a condizioni neurodegenerative come la malattia di Alzheimer e altre forme di demenza. Lo dimostra lo studio pubblicato su Applied and Environmental Microbiology. Una singola dose si è mostrata efficace nel ridurre l’accumulo della proteina tau nei neuroni di topi anziani con patologia tau, o tauopatia, migliorando la condizione cognitiva degli animali. L’accumulo di proteina tau all’interno dei neuroni contribuisce allo sviluppo della malattia di Alzheimer e ad altre condizioni neurodegenerative, e la progettazione di anticorpi che attacchino selettivamente la tau potrebbe essere un modo per eliminare l’accumulo di tau e migliorare i sintomi della demenza. Tuttavia, i trattamenti con anticorpi contro la tau sono ancora in fase di sviluppo e hanno mostrato un successo limitato negli studi clinici. L’anticorpo monoclonale contro la tau, sviluppato dalla squadra di ricerca internazionale, chiamato anticorpo monoclonale specifico per la conformazione della tau tossica-2, o TTCM2, mirato a colpire in modo specifico all’accumulo di tau patologica in campioni di tessuto cerebrale di pazienti deceduti con malattia di Alzheimer, demenza a corpi di Lewy e paralisi sopranucleare progressiva. TTCM2 ha anche impedito l’attività di semina degli oligomeri di tau derivati dai pazienti nelle cellule biosensore di tau, dimostrando il suo potenziale di interferire con la diffusione delle fibrille proteiche tra i neuroni. Ulteriori esperimenti hanno rivelato che il TTCM2 ha funzionato bene quando è stato somministrato attraverso compartimenti di molecole lipidiche, o micelle, nel naso di topi anziani con tauopatia. In particolare, una sola dose di micelle di TTCM2 è stata sufficiente per diffondersi nel cervello dei topi, migliorare la patologia tau e migliorare la cognizione. Esplorando i meccanismi alla base del successo di TTTCM2, gli scienziati hanno scoperto che l’anticorpo si basa sulle interazioni con un recettore intracellulare chiamato tripartite motif-containing 21, o TRIM21. “I nostri risultati sono coerenti con uno studio recente che ha dimostrato che TRIM21 è necessario per un’efficace immunoterapia della tau”, hanno dichiarato gli autori, in riferimento a uno studio del marzo 2023 pubblicato su Science. “Il nostro lavoro stabilisce un approccio rapido ed efficiente per eliminare la patologia tau intracellulare”, hanno concluso gli autori. (30Science.com)

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