Valentina Arcovio

Alleanza Angelini-Mario Negri su ricerca bersagli contro l’epilessia

(29 Luglio 2024)

Roma – Angelini Pharma, parte del Gruppo multi-business Angelini Industries, e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS annunciano una nuova collaborazione di ricerca finalizzata a identificare nuovi target molecolari nelle fasi di insorgenza e di progressione dell’epilessia. L’epilessia colpisce più di 70 milioni di persone a livello mondiale e rappresenta una delle condizioni neurologiche più comuni, gravi, croniche e debilitanti al mondo. Si manifesta in persone di tutte le età e ha numerose conseguenze neurobiologiche, cognitive e psicosociali. Inoltre, circa il 30% delle persone con epilessia ha crisi che non sono controllate dai farmaci anti-crisi disponibili2 e questo aumenta la necessità di nuove terapie che sollevino i pazienti dal peso della malattia che ha ricadute su tutti gli aspetti della loro vita, con effetti di ampia portata sulla salute fisica e mentale, sulle opportunità di istruzione e di lavoro e su altri fattori legati alla qualità della vita, come le relazioni sociali. In particolare, “capire quali siano i meccanismi che guidano la traiettoria della malattia consentirebbe interventi terapeutici tempestivi per la gestione della malattia e per migliorare la qualità della vita dei pazienti”, dichiara Annamaria Vezzani, responsabile del Laboratorio di Epilessia e Strategie Terapeutiche – Dipartimento di Danno Cerebrale e Cardiovascolare Acuto, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, Milano e Principal Investigator. “Nonostante i significativi progressi nella ricerca sulla epilessia e nella terapia dell’epilessia, la comprensione dei meccanismi alla base di questa patologia rimane limitata”, dichiara Rafal Kaminski, chief scientific officer di Angelini Pharma. “Siamo lieti di avviare questa collaborazione con il team della Dr.ssa Annamaria Vezzani. Insieme, esploreremo nuovi percorsi molecolari e uniremo le nostre competenze per sviluppare nuove cure per pazienti con epilessia”, conclude.(30Science.com)

Valentina Arcovio