Roma – Si chiama LSVT LOUD, è un trattamento vocale intensivo ideato da Lee Silverman che sembra essere più efficace della logopedia convenzionale per le persone affette dalla malattia di Parkinson. Lo dimostra uno studio, pubblicato sul British Medical Journal, condotto dagli scienziati dell’Università di Nottingham e del King’s College di Londra. Il team, guidato da Catherine M Sackley, ha esaminato i dati relativi a 388 persone affette da disartria e malattia di Parkinson, seguite da settembre 2016 a marzo 2020. Nell’ambito dell’indagine, 130 partecipanti sono stati assegnati casualmente al metodo LSVT LOUD, mentre due gruppi da 129 soggetti hanno seguito la terapia del linguaggio del Servizio sanitario nazionale e nessun approccio, rispettivamente. Le persone che soffrono di Parkinson, spiegano gli esperti, possono sperimentare difficoltà ad articolare le parole, pronunciando frasi lente e confuse. Queste caratteristiche possono avere un impatto significativo sulle capacità comunicative dei malati, portando alla stigmatizzazione, all’isolamento sociale e a una notevole riduzione della qualità della vita. La logopedia e il LSVT LOUD sono i due approcci più comuni per affrontare queste difficoltà. Il trattamento LSVT LOUD, ideato nel 1983, consiste in quattro sessioni da 50 minuti ciascuna svolte nell’arco di quattro settimane, affiancate da attività di pratica logopedica domiciliare. Il sistema si basa sull’aumento del volume vocale. Le sedute di logopedia del SSN venivano invece stabilite dal terapista locale in base alle esigenze dei pazienti, e in media consistevano in una seduta a settimana per un periodo di circa due mesi. Tutti i partecipanti hanno riportato un punteggio dell’indice di handicap vocale, una misura dell’impatto delle difficoltà di comunicazione attraverso una scala di percezione che variava da 0 a 120 punti. Stando a quanto emerge dall’indagine, i soggetti che avevano seguito l’approccio LSVT LOUD riportavano punteggi medi di otto e dieci punti più bassi rispetto a chi era stato assegnato al gruppo con logopedia del SSN e chi non era stato sottoposto ad alcun tipo di intervento. Sono stati segnalati circa 93 eventi avversi (prevalentemente sforzo vocale) nel gruppo LSVT LOUD, 46 nel gruppo terapia NHS e nessuno nel gruppo senza terapia. Non sono stati registrati eventi avversi gravi. È stato inoltre osservato un beneficio clinicamente significativo nella qualità della vita correlata alla comunicazione per i pazienti sottoposti a LSVT LOUD. Come principale limite dello studio, gli autori riportano il fatto che la maggior parte dei partecipanti era in una fase iniziale della malattia di Parkinson. “Questo studio – commentano gli autori – fornisce le prove per orientare il processo decisionale clinico, sottolineando la necessità di ottimizzare l’uso delle risorse di logopedia e terapia del linguaggio per le persone che soffrono della malattia di Parkinson. Saranno necessari ulteriori approfondimenti per supportare i pazienti per cui l’approccio LSVT LOUD non è indicato”. (30science.com)
Valentina Di Paola
Nuovo trattamento vocale per aiutare i pazienti con il Parkinson
(11 Luglio 2024)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).