Roma – Sono sempre di più le donne in Europa che si sottopongono a cicli di fecondazione in vitro, o FIV, e inseminazione intrauterina, o IUI. È quanto emerge dai dati presentati oggi alla quarantesima conferenza annuale dell’ESHRE ad Amsterdam. I dati preliminari rivelano un aumento costante e progressivo dell’uso della tecnologia di riproduzione assistita, ART. Nel 2021, sono 1.103.633 i cicli di trattamento ART segnalati da 1.382 cliniche in 37 Paesi europei. I dati segnano un aumento del 20% rispetto ai 919.364 cicli segnalati nel 2020, tenendo conto che la pandemia COVID-19 ha avuto un’influenza sul numero di cicli di trattamento. Nel 2021, sono stati registrati 153.191 cicli di trattamento di FIV, 418.069 di iniezione intracitoplasmatica di sperma, ICSI, 368.464 di sostituzione di embrioni congelati, 78.432 di test genetici preimpianto, 79.510 di donazione di ovuli, 415 di maturazione in vitro di ovociti e 5.552 di sostituzione di ovociti congelati. Inoltre, i dati di 1.441 istituti hanno stimato 148.194 trattamenti IUI in cui è stato utilizzato il seme del partner, in 31 paesi, e 48.583 trattamenti IUI in cui è stato utilizzato il seme di un donatore, in 23 Paesi. I risultati mostrano che sono 28.768 gli interventi totali di conservazione della fertilità, tra cui la banca degli ovociti, del tessuto ovarico, dello sperma e del tessuto testicolare, riportati da 15 Paesi. I tassi di gravidanza sono rimasti stabili nel 2021 e nel 2020 per la FIVET, con il 26,3% e 33,5% nel 2021 contro il 25,4% e 33,2% nel 2020 e per la ICSI, con il 23,9% e 33,5% nel 2021 contro il 25,2% e 33,0% nel 2020. I tassi di gravidanza per trasferimento di embrioni congelati con embrioni propri sono stati leggermente superiori nel 2021, con una percentuale del 37,0% rispetto al 36,0% del 2020, così come i tassi di gravidanza per trasferimento di embrioni freschi da donazione di ovociti, con il 53,1% del 2021 rispetto al 51,3% del 2020, mentre per le sostituzioni di ovociti congelati il numero è leggermente diminuito, con il 45,5% nel 2021 rispetto al 45,7% del 2020. I dati riflettono un aumento del 3,98% nell’uso di un embrione per trasferimento, passando dal 57,9% nel 2020 al 60,5% nel 2021. La percentuale di parti singoli, gemellari e trigemini è stata rispettivamente del 90,4%, 9,5% e 0,1% nel 2021, rispetto all’88,9%, 10,9% e 0,2% del 2020. I tassi di parto gemellare e trigemellare dopo la sostituzione degli embrioni congelati sono stati rispettivamente del 6,9% e dello 0,1%, rispetto al 7,9% e allo 0,1% del 2020. “Il venticinquesimo rapporto ESHRE su ART e IUI mostra un continuo aumento del numero di trattamenti riportati e dei nati vivi da procreazione medicalmente assistita, MAR, in Europa”, ha detto Jesper Smeenk, dell’Elisabeth-TweeSteden Hospital di Tilburg, nei Paesi Bassi e autore principale del lavoro. “Questa è la più grande raccolta di dati sulla MAR in Europa”, ha continuato Smeenk. “I continui sforzi per stimolare la raccolta e la segnalazione dei dati mirano in futuro al controllo della qualità e alla completezza dei dati e offrono maggiore trasparenza e vigilanza nel campo della medicina riproduttiva”, ha precisato Smeenk. “Questo rapporto sottolinea l’importanza degli sforzi di collaborazione e della standardizzazione dei rapporti per far progredire la medicina riproduttiva”, ha aggiunto Karen Sermon, presidente dell’ESHRE. “Migliorando le pratiche di raccolta dei dati, ci proponiamo di elevare gli standard clinici e i risultati dei pazienti in tutta Europa”, ha concluso Sermon. (30Science.com)
Lucrezia Parpaglioni
In Europa, sempre più donne scelgono la fecondazione assistita
(11 Luglio 2024)
Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.