Roma – Si scrive wateR cyclE For RESilient Heritage ma si pronuncia “REFRESH” il progetto internazionale che si prenderà cura del patrimonio culturale messo a rischio dalle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Il progetto ha vinto il bando 2023 “Collaborative Research Action on Climate and Cultural Heritage” promosso dal Belmont Forum e dalle Joint Programming Initiatives, Connecting Climate Knowledge for Europe (JPI Climate) e Cultural Heritage and Global Change (JPI CH).
L’Università Iuav di Venezia è partner del progetto insieme alla Fondazione Musei Civici, il Royal Institute for Cultural Heritage del Belgio (capofila), la città di Bruges, ICOMOS France, il ministero della cultura francese, l’Università di Oxford.
Tra i casi studio di REFRESH: Palazzo Ducale a Venezia, il Museo del Louvre a Parigi, il Blenheim Palace nei pressi di Oxford, il museo il Gruuthusemuseum a Bruges.
Iuav ha partecipato attivamente all’elaborazione della candidatura italiana, finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, mettendo a disposizione una profonda conoscenza della città lagunare e del suo patrimonio culturale: una risorsa unica, minacciata dal cambiamento climatico che porterà a eventi estremi come siccità e inondazioni, tempeste e ondate di calore più frequenti in tutta Europa.
È l’acqua (in eccesso o in stress) e il suo trasferimento il principale fattore che controlla l’impatto del cambiamento climatico sugli edifici del patrimonio culturale.
Il progetto REFRESH considera le dinamiche dell’acqua a tre scale: l’acqua liquida nell’ambiente naturale (suolo e vegetazione in giardini e parchi); il trasferimento di acqua da liquido a vapore all’interno dell’edificio e l’acqua da vapore a liquido negli interni e nelle collezioni (condensazione).
L’Università Iuav di Venezia, rappresentata da Filippo Magni, Francesco Trovò, Massimiliano Scarpa, Tiziano Dalla Mora, con il supporto di Arianna Abbate per la Fondazione Musei Civici, parteciperà a tutte le fasi della ricerca, coordinando quella relativa al comportamento igrotermico dei materiali nelle condizioni climatiche attuali e previste.
Commenta Francesco Musco, direttore della Ricerca Iuav: “Si tratta di una straordinaria occasione per il nostro Ateneo, insieme a MUVE, di contribuire ad approfondire lo stato della conoscenza del Palazzo Ducale, e per estensione del patrimonio culturale veneziano, in relazione a nuovi scenari introdotti dai cambiamenti climatici, condividendo il know-how con casi internazionali di grande rilevanza, come il Museo del Louvre. Con questo progetto Iuav si conferma punto di riferimento internazionale per le tematiche relative al ciclo dell’acqua e al Cultural Heritage, strategiche per Venezia e il suo futuro, a cui dedicheremo nuovi corsi di studio in partenza con il prossimo anno accademico”.
Per Mariacristina Gribaudi, Presidente Fondazione Musei Civici di Venezia “oggi più che mai siamo chiamati a guardare al futuro tenendo presente il benessere collettivo, delle persone, del pianeta, dell’ambiente, del patrimonio culturale e umano. Per questo la grande impresa della ricerca della sostenibilità e l’indagine sugli effetti del cambiamento climatico, sono le nuove sfide che tutti siamo tenuti a prendere in considerazione, dalle imprese produttive ai musei ai luoghi della formazione. Come Fondazione è nostro compito ed è reso possibile dalla sinergia con Iuav, dalla condivisione di conoscenze, esperienze, ricerche. Nel tempo sarà sempre più indispensabile investire, partecipare, proporre dei progetti che uniscano l’indagine tecnico – scientifica in materia ambientale alla salvaguardia del patrimonio e delle città; prima fra tutte Venezia, che all’acqua e al legame con l’ambiente naturale deve la sua bellezza unica e la sua fragilità.”(30Science.com)