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Bpco, rischio eventi cardiovascolari aumenta dopo riacutizzazione

(6 Giugno 2024)

Roma – Il rischio di eventi cardiovascolari per i pazienti con BPCO aumenta di circa 34 volte nei 7 giorni successivi a una riacutizzazione a prescindere dalla gravità. Tale rischio rimane elevato fino a un anno di osservazione. È il risultato dello studio RWE EXACOS-CV (EXACerbations and their OutcomeS – CardioVascular an observational cohort study using Italy Healthcare Claims Database), pubblicato sull’European Journal of Internal Medicine. Lo studio – condotto a partire da 216.864 pazienti con BPCO in Italia – mostra come, nell’anno successivo a una riacutizzazione, indipendentemente dalla gravità della stessa, aumenti il rischio di eventi cardiaci con conseguenze potenzialmente molto gravi quando non opportunamente trattati. “La BPCO colpisce 391 milioni di persone nel mondo e circa 3,3 milioni in Italia, i cui dati probabilmente sono sottostimati”, afferma Paola Rogliani, ordinaria di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università di Roma Tor Vergata, direttore UOC Malattie Apparato Respiratorio della Fondazione Policlinico Tor Vergata e co-autrice dello studio. “L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che la BPCO sia la terza causa di morte al mondo. Il rischio cardiopolmonare, ovvero il rischio di riacutizzazioni e di eventi cardiovascolari, rappresenta un aspetto da considerare sia in fase diagnostica che in fase acuta. Le riacutizzazioni – continua – hanno come conseguenza il declino della funzione polmonare e questo studio dimostra come le conseguenze cardiovascolari possano essere rilevate fino a un anno di distanza dalla riacutizzazione stessa. I risultati dello studio EXACOS-CV sono di grande valore perché confermano come il rischio cardiovascolare di un paziente con BPCO sia significativamente aumentato a seguito di una riacutizzazione, anche se moderata, sottolineando l’importanza di un intervento adeguato e di una ottimizzazione del trattamento nell’ottica di ridurre il rischio cardiopolmonare e prevenire le riacutizzazioni nei pazienti con BPCO”. I risultati dello Studio EXACOS-CV sono di grande rilevanza e mostrano l’evidente correlazione tra BPCO e insorgenza di eventi cardiovascolari, i quali possono risultare potenzialmente fatali per i pazienti. “I dati emersi dallo studio afferma Francesco Dentali presidente FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), professore in Medicina Interna Università dell’Insubria, direttore Dipartimento di Area Medica Azienda Ospedaliera ASST Sette Laghi di Varese e co-autore dello studio – sono molto importanti anche dal punto di vista della medicina interna, in quanto sottolineano come il rischio di eventi cardiovascolari dopo una ospedalizzazione per BPCO, aumenti di ben 86 volte. Ne consegue quanto sia di fondamentale importanza agire tempestivamente, prevenendo le ospedalizzazioni mediante una gestione e presa in carico adeguata e tempestiva del paziente, nell’ottica di migliorare la qualità della loro vita”. (30Science.com)

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