Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Auto a rischio di essere hackerate nelle officine

(28 Maggio 2024)

Roma – Molte officine automobilistiche non ne sanno abbastanza su come proteggere le nostre auto dagli attacchi informatici. Lo rivela un nuovo studio dell’Università di Skövde, Svezia. “Gran parte del parco veicoli potrebbe essere praticamente completamente esposto agli attacchi o già violato”, afferma Marcus Nohlberg, docente di sicurezza informatica all’Università di Skövde e autore dello studio. Le nostre auto moderne possono essere descritte come computer connessi e avanzati su ruote, che gestiscono qualsiasi cosa, dai sistemi antiscivolo al controllo automatico della velocità adattivo. Il nuovo studio pubblicato su “Information and Computer Security” mostra che la consapevolezza e la conoscenza tra le officine automobilistiche sono ancora basse quando si tratta di sicurezza informatica. I proprietari di auto non possono proteggersi, ma la portata è difficile da valutare. Ciò è dovuto alla mancanza di trasparenza nel modo in cui operano le case automobilistiche. Un aspetto evidenziato nello studio è che le case automobilistiche hanno ideato una soluzione per la gestione del software accessibile esclusivamente alle officine autorizzate. Questa esclusività favorisce una significativa incertezza riguardo alla corretta gestione del software, portando di conseguenza a problemi di sicurezza non risolti. “Ciò è particolarmente vero per le officine non autorizzate. Spesso sono costrette a utilizzare metodi non ufficiali per gestire le auto. Per la maggior parte delle persone l’auto è il computer più avanzato di cui dispongono, ma al momento non hanno modo di influenzare aggiornamenti e informazioni sicurezza”, affermano i ricercatori. Ritengono che sia il pubblico che i professionisti necessitino di una maggiore comprensione dei sistemi. Se anche le officine non autorizzate potessero utilizzare il software ufficiale per aggiornare le auto e avere informazioni dettagliate sulla sicurezza dell’auto, ciò andrebbe a vantaggio della sicurezza. La situazione attuale è sensata dal punto di vista dei produttori, ma le conseguenze per i proprietari e per la società in generale potrebbero essere enormi. “Gran parte della flotta di veicoli potrebbe presentare vulnerabilità significative senza che noi abbiamo alcuna possibilità di controllarle o proteggerci da esse. Per noi è stato illuminante il fatto che nell’industria automobilistica esistano rischi così significativi precedentemente sconosciuti che non vengono affrontati”, afferma Marcus Nohlberg. (30science.com)

https://www.emerald.com/insight/content/doi/10.1108/ICS-11-2023-0211/full/html

Gianmarco Pondrano d'Altavilla