Lucrezia Parpaglioni

Anche gli oranghi sanno parlare

(15 Maggio 2024)

Roma – Individuati elaborati modelli vocali negli oranghi del Borneo, che gettano nuova luce sulla complessità della loro comunicazione. Lo rivela un nuovo studio guidato da Wendy Erb, del K. Lisa Yang Center for Conservation Bioacoustics del Cornell Lab of Ornithology, pubblicato su PeerJ. La ricerca svela la notevole diversità e variabilità delle vocalizzazioni degli oranghi. Queste carismatiche grandi scimmie del sud-est asiatico, sono note per i loro complessi comportamenti sociali e la comunicazione vocale. Tuttavia, la comprensione delle sfumature del loro repertorio vocale ha da sempre rappresentato una sfida significativa per i ricercatori. La Erb e il suo gruppo hanno così intrapreso un viaggio pionieristico per decifrare i misteri della vocalizzazione degli oranghi, compiendo scoperte destinate a rivoluzionare la comprensione di questi straordinari primati. “La nostra ricerca mirava a svelare la complessità dei richiami lunghi degli oranghi, che svolgono un ruolo cruciale nella loro comunicazione attraverso vaste distanze nelle dense foreste pluviali dell’Indonesia”, ha spiegato la Erb, che è primatologa specializzata nel comportamento e nella comunicazione dei primati selvatici. “Nel corso di tre anni – ha continuato Erb – abbiamo accumulato centinaia di registrazioni di richiami lunghi, rivelando un’affascinante gamma di diversità vocali”. Lo studio ha utilizzato un approccio multidimensionale, combinando metodi audiovisivi tradizionali con tecniche di apprendimento automatico all’avanguardia. Gli scienziati hanno analizzato meticolosamente i lunghi richiami di 13 oranghi, con l’obiettivo di determinare il numero e il tipo di pulsazioni presenti nelle loro vocalizzazioni e valutarne così la gradazione. “Attraverso una combinazione di metodi analitici supervisionati e non supervisionati, abbiamo identificato tre tipi di impulsi distinti che sono stati ben differenziati sia dagli esseri umani che dalle macchine”, ha dichiarato Erb. “Il nostro studio rappresenta un significativo passo avanti nella comprensione della comunicazione degli oranghi, ma c’è ancora molto da scoprire”, ha aggiunto Erb. “Gli oranghi – ha ipotizzato Erb  – potrebbero possedere un repertorio di tipi di suono molto più ampio di quello che abbiamo descritto, evidenziando la complessità del loro sistema vocale”. “La ricerca non solo approfondisce la nostra comprensione della comunicazione degli oranghi, ma sottolinea anche il concetto più ampio di complessità vocale nel regno animale”, ha precisato Erb, che ci ha tenuto a sottolineare lo sforzo collaborativo alla base dello studio, riconoscendo la dedizione del suo gruppo di ricerca e l’importanza della collaborazione interdisciplinare nella ricerca scientifica. “Questo studio rappresenta il culmine di mesi di duro lavoro e collaborazione, dimostrando il potere dello sforzo collettivo nel far progredire la nostra comprensione delle complessità della natura”, ha evidenziato Erb. “Speriamo che i nostri risultati ispirino ulteriori esplorazioni della complessità vocale nelle diverse specie e aprano la strada a future scoperte nella comunicazione animale”, ha concluso Erb. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.