Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Campi Flegrei: così l’INGV monitora il vulcano

(15 Maggio 2024)

Roma – A fronte della preoccupante situazione relativa ai Campi Flegrei, l’INGV – l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha voluto chiarire le modalità di monitoraggio di questo vulcano. L’INGV in particolare con la sua sezione di Napoli, Osservatorio Vesuviano (OV), misura ininterrottamente ogni variazione dei parametri chimico-fisici rilevabile dalle strumentazioni attualmente disponibili. La sala operativa è attiva H24, così come tutte le stazioni sismiche, geodetiche, geochimiche, ecc. distribuite nell’area flegrea, rendendo questo vulcano il più monitorato al mondo, secondo l’INGV. Le attività di monitoraggio ai Campi Flegrei dell’INGV-Osservatorio Vesuviano (così come nelle altre aree vulcaniche campane) sono effettuate sia attraverso reti strumentali – opportunamente progettate – che producono dati in continuo, sia attraverso campagne di misura periodiche. Le informazioni raccolte sono analizzate da sistemi automatici e, successivamente controllate e interpretate dal personale dell’INGV-OV così da essere costantemente aggiornati sullo stato di attività del vulcano. Ai Campi Flegrei sono operative reti strumentali per: Monitoraggio sismologico; Monitoraggio geodetico; Monitoraggio vulcanologico; Monitoraggio geochimico. Tutti i dati scientifici raccolti nelle aree vulcaniche napoletane sono costantemente pubblicati su Bollettini settimanali e mensili (e nel caso di eventi significativi, anche con frequenza maggiore), resi immediatamente pubblici sul sito dell’INGV-Osservatorio Vesuviano e sui social di INGVvulcani (Facebook, Instagram, ecc). I Bollettini sono consultabili al sito: https://www.ov.ingv.it/index.php/monitoraggio-e-infrastrutture/bollettini-tutti I Bollettini settimanali sono attualmente emessi solo per i Campi Flegrei (dall’Osservatorio Vesuviano dell’INGV) e per Stromboli (dall’Osservatorio Etneo dell’INGV) perché i due vulcani sono a livello giallo (di attenzione, quindi sotto quelli arancione e rosso) nella scala di allertamento della Protezione Civile Nazionale e riportano i dati della sismicità avvenuta dalle ore 0:00 del lunedì fino alle ore 24:00 della domenica successiva (intervallo di 7 giorni), oltre a tutti i dati geodetici e geochimici disponibili. In particolare, vengono pubblicati i dati sismologici principali di tutti gli eventi di Magnitudo-durata (Md) maggiore di 0.0, anche di quelli verificatisi durante gli sciami. Il catalogo completo dei terremoti, classificati secondo il livello di revisione (Automatico, Rivisto, Bollettino), è disponibile sul portale GOSSIP – Eventi sismici. I tre livelli corrispondono alle diverse fasi di analisi degli eventi. Con riguardo alle deformazioni del suolo nei Campi Flegrei, i Bollettini settimanali e mensili indicano i risultati dell’analisi dei dati della rete GNSS (dati GPS) con immagini e diagrammi che descrivono l’andamento nel tempo del processo deformativo, con particolare dettaglio del sollevamento del suolo registrato da alcune stazioni più rappresentative, sia nella parte emersa che in quella sommersa della caldera. I dati vengono valutati su diversi intervalli temporali, in maniera tale da fornire una visione delle variazioni sul lungo, medio e breve periodo. Inoltre, utilizzando i dati di tutte le stazioni, vengono ciclicamente realizzate mappe riassuntive che descrivono la forma e l’entità delle deformazioni del suolo (orizzontali e verticali) della caldera flegrea. Oltre ai risultati dell’analisi dei dati della rete GNSS, nei bollettini mensili vengono riportati anche quelli della rete tiltmetrica, dilatometrica, gravimetrica e mareografica che, in una visione d’insieme, contribuiscono al completo monitoraggio geodetico dei Campi Flegrei. Per le misure geochimiche, i Bollettini contengono i dati delle misure mensili dei flussi di anidride carbonica (CO2) diffusi dal suolo e della composizione chimica delle fumarole maggiori nelle aree di Pisciarelli e Solfatara. Sono inoltre riportati i parametri acquisiti dalla Rete permanente di monitoraggio Geochimico (temperatura delle fumarole, flussi di anidride carbonica misurati al suolo e la sua concentrazione di in aria), misurati in continuo dalle stazioni di Pisciarelli (Bollettini settimanali ) e Solfatara, siti prossimi ad aree abitate del territorio. I Bollettini, inoltre, riportano sempre una sintesi di tutti i parametri raccolti (di tutte le reti di monitoraggio), unitamente alla valutazione del quadro complessivo dell’attività. Eventuali variazioni significative delle osservazioni tali da indurre a ipotizzare evoluzioni e cambiamenti negli scenari a breve termine vengono immediatamente comunicate alla Protezione Civile e riportate nei Bollettini. L’INGV sottolinea che “ per una corretta valutazione dei dati riportati (sempre in tempo reale e secondo i tempi di comunicazione innanzi indicati), occorrono competenze specifiche ed esperienza, oltre alla disponibilità degli strumenti di alta elaborazione e calcolo sviluppati dall’INGV e in uso presso l’Osservatorio Vesuviano e le altre Sezioni dell’INGV in Italia (o strumenti similari in uso presso altre Istituzioni scientifiche). L’INGV-Osservatorio Vesuviano non risponde dell’uso, dell’interpretazione o della valutazione impropria dei dati che può dare adito a considerazioni errate o incongruenti compiute da terzi, come indicato in calce ai Bollettini. Le interpretazioni elaborate dall’INGV sono riportate senza alcuna reticenza sui citati Bollettini e costituiscono l’unico documento ufficiale e validato sui fenomeni in atto ai vulcani dell’area napoletana, come più volte ribadito in numerose altre comunicazioni.” E aggiunge: “Le interpretazioni dei dati pubblicati dall’INGV-Osservatorio Vesuviano non incluse nei documenti ufficiali che intercorrono tra l’INGV stesso e il Dipartimento della Protezione Civile, costituiscono sempre un’opinione personale, di cui si assume piena responsabilità chi le diffonde al pubblico, anche attraverso i media”. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla