Lucrezia Parpaglioni

Le ondate di calore viaggiano più adagio di 40 anni fa

(29 Marzo 2024)

Roma – Le attuali ondate di calore si diffondono in modo più lento rispetto a quarant’anni fa. Lo rivela uno studio osservativo, pubblicato su Science Advances, condotto da un gruppo internazionale di ricercatori che ha svolto un’analisi dei dati dal 1979 al 2020. Lo studio descrive come la diminuzione della velocità di propagazione influisca sulla gravità di questi eventi meteorologici estremi insieme ad altre caratteristiche più studiate, tra cui intensità, durata e frequenza. “Se i gas serra continueranno ad aumentare e non verranno adottate misure di mitigazione efficaci, le ondate di calore di lunga durata e di più lenta propagazione causeranno in futuro impatti più devastanti sui sistemi naturali e sociali”, hanno dichiarato Ming Luo, della Chinese University of Hong Kong, Sun Yat-Sen University, e colleghi. Le ondate di calore sono diventate più comuni e pericolose negli ultimi decenni; saperne di più sulla loro propagazione potrebbe aiutare gli scienziati a migliorare i sistemi di previsione e di allarme rapido. Utilizzando dati osservativi raccolti durante ondate di calore nel periodo compreso dal 1979 al 2020, Luo e il gruppo di ricerca, che include Gabriel Lau , della Chinese University of Hong Kong, Ting On Chan, della Sun Yat-Sen University, Tao Pei, dell’Institute of Geographic Sciences and Natural Resources Research Chinese Academy of Sciences e Wei Zhang, dell’Utah State University, hanno caratterizzato come le variabili delle ondate di calore siano cambiate nel tempo a livello globale. I risultati mostrano che la durata delle ondate di calore è aumentata da circa 8 giorni, tra il 1979 e il 1984, a circa 12 giorni tra il 2016 e il 2020. La frequenza è aumentata di quasi 9 eventi per decennio e la loro distanza di propagazione è aumentata di quasi 214 chilometri per decennio. Inoltre, la velocità di propagazione delle ondate di calore è diminuita di oltre 8 chilometri al giorno per decennio nell’intero periodo, con un calo di 24 chilometri al giorno per decennio a partire dagli anni Novanta. La squadra di scienziati ha poi utilizzato dei modelli per confermare che alla base di queste tendenze climatiche vi sia l’impatto antropico. “Il rallentamento del movimento delle ondate di calore potrebbe generare effetti persistenti e profondi sulle società, in quanto i danni accumulati localmente dalle ondate di calore possono intensificarsi notevolmente in presenza di movimenti lenti”, hanno avvertito gli autori. “Questo rallentamento potrebbe aumentare i rischi della riduzione della produttività degli ecosistemi e aumentare i consumi e le esigenze di capacità nei settori energetici”, hanno concluso i ricercatori. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.