Valentina Di Paola

Rivelata per la prima volta la biblioteca completa di Charles Darwin

(12 Febbraio 2024)

Roma – Oltre 7.400 titoli in 13mila volumi, tra cui libri, opuscoli e riviste facevano parte della biblioteca completa di Charles Darwin, e per la prima volta, in concomitanza del suo 215° compleanno, è possibile consultare una versione virtuale della collezione privata del più noto biologo naturalista inglese. A pubblicare l’elenco nell’archivio The Complete Work of Charles Darwin Online, gli scienziati del Dipartimento di Scienze Biologiche dell’Università Nazionale di Singapore (NUS). Il team, guidato da John van Wyhe ha effettuato numerose ricerche per descrivere dettagliatamente l’insieme dei testi di Darwin. Il gruppo di ricerca ha ricostruito un elenco digitale di 300 pagine per un totale di 7.400 titoli, e ricomposto una biblioteca virtuale con 9.300 link alle copie delle opere liberamente disponibili. Nel corso della sua vita lavorativa, il padre della teoria dell’evoluzione delle specie accumulò una vasta biblioteca personale, e finora l’85 per cento dei suoi contenuti non erano noti. Dopo la sua morte nel 1882, riportano gli autori, gran parte della biblioteca di Darwin fu preservata e catalogata, ma molti elementi andarono dispersi o perduti. Per molti anni, si è ritenuto che la sua collezione comprendesse 1.480 libri. Nell’ambito del progetto, però, il team di van Wyhe ha scoperto migliaia di riferimenti a volumi e testi precedentemente non considerati. In un inventario compilato nella sua abitazione a seguito del decesso sono emersi altri volumi rilegati, opuscoli, testi, pubblicazioni e articoli non rilegati. All’epoca, il perito aveva stimato che l’insieme di queste opere valesse solo 30 sterline e 12 scellini (poco più di 2300 euro odierni). “Oggi – sottolinea van Wyhe – qualunque libro appartenuto a Darwin ha un prezzo esorbitante per i collezionisti. Grazie a una ricostruzione incrociata delle fonti, abbiamo individuato moltissimi titoli che facevano parte della sua biblioteca”. La maggior parte dei volumi riguardano, non sorprende, biologia e geologia, ma sono emerse anche letture su agricoltura, allevamento, comportamento degli animali, geografia, filosofia, psicologia, religione, arte, storia e viaggi. Circa la metà delle opere erano in lingue diverse dall’inglese, e spaziavano dal tedesco al francese all’italiano, fino all’olandese, al danese, allo spagnolo, allo svedese e al latino. “Questa visione dettagliata – conclude van Wyhe – ci permette di confermare l’ipotesi che Darwin non fosse una figura isolata che lavorava in solitudine, ma piuttosto un esperto del suo tempo. In effetti, la dimensione e la gamma delle opere presenti nella biblioteca rendono evidente la straordinaria portata della ricerca dello scienziato britannico sul lavoro dei suoi colleghi contemporanei e non”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).