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Economia: Ca’ Foscari, HUGO EFFECT spinge economia informale oltre il 30 % del PIL

(5 Febbraio 2024)

Roma – “Quando la popolazione soffre, quando il lavoro manca, quando il commercio è nullo, il contribuente recalcitra all’imposta, lascia passare le scadenze, e lo Stato spreca molto denaro in spese di costrizione e di riscossione. Quando il lavoro abbonda, quando il paese è felice e ricco, l’imposta si paga facilmente e costa poco allo Stato”. Così scriveva Victor Hugo ne I Miserabili, ambientato nella Francia di circa 200 anni fa.

Oggi, quell’intuizione dello scrittore ispira uno studio sull’evasione fiscale e in suo onore nasce lo “Hugo Effect”. Lo hanno coniato gli economisti Francesco Pappadà dell’Università Ca’ Foscari Venezia e Kenneth S. Rogoff di Harvard. In uno studio pubblicato dalla prestigiosa rivista economica del National Bureau of Economic Research propongono un nuovo metodo per misurare l’economia informale nei paesi dell’Unione Europea scoprendo che l’andamento dell’evasione fiscale è anticiclico: l’evasione cresce nella recessione e cala in periodi di boom economico.

“I metodi tradizionali per misurare l’economia informale ci mostrano un andamento relativamente piatto nel corso del tempo. Viceversa, il nostro metodo riesce a catturarne la volatilità, che va di pari passo con il Pil e la disoccupazione – spiega Francesco Pappadà, ricercatore al Dipartimento di Economia di Ca’ Foscari -. Le autorità monetarie e fiscali dovrebbero considerare di più l’economia informale e le possibili conseguenze del suo comportamento anticiclico”.

La misura dell’economia informale nei vari paesi restituisce un quadro negativo per l’Europa meridionale. Grecia e Italia, nell’ordine, hanno mostrato un’evasione media tra il 1999 e il 2020 del 36 e 31 per cento del prodotto interno lordo, secondo le stime (prudenziali) della misura EVADE sviluppata da Pappadà e Rogoff. Questa misura si basa sul confronto tra versamenti dell’Iva e consumi: se il gettito Iva non corrisponde a quello ipotizzabile dalla mole di consumi, significa che l’economia ha trovato strade ‘informali’ per muoversi. Osservando l’andamento nel corso degli anni, emerge chiaramente la corrispondenza tra i picchi di evasione e le annate di recessione economica dei paesi.

L’aumento dell’evasione fiscale durante periodi di recessione, fanno notare gli autori della ricerca, può spiegarci perché paesi come Grecia, Italia e Spagna abbiano potuto reggere dal punto di vista sociale e politico periodi prolungati di crisi. L’Hugo Effect è anche stato quantificato: per una diminuzione del Pil dell’1%, l’economia informale aumenta dello 0,6%.(30Science.com)

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