Roma – Nel progetto “BSR HyAirport” recentemente lanciato, 16 partner stanno lavorando per creare le condizioni per voli con aerei a idrogeno (H2) e consentire i primi voli dimostrativi relativi nella regione del Mar Baltico entro la fine di questo decennio. L’aeroporto di Amburgo gioca un ruolo centrale. Fanno parte del progetto sedici aeroporti, compagnie aeree, istituti di ricerca e aziende tecnologiche. Provengono dalla Scandinavia, dai Paesi Baltici, dalla Polonia e dalla Germania e lavoreranno nei prossimi tre anni con 24 partner associati all’ulteriore sviluppo dell’aviazione. La “BSR” nel nome del progetto sta per “Regione del Mar Baltico”. Quasi tutti i principali operatori aeroportuali attorno al Mar Baltico fanno parte della partnership, ad esempio Finavia, Swedavia, gli aeroporti lituani, l’aeroporto di Riga e l’aeroporto di Tallinn. I partner del progetto intendono stabilire applicazioni della tecnologia dell’idrogeno nel settore dell’aviazione. “L’idrogeno green gassoso è inizialmente adatto come carburante per i voli su distanze più brevi, rendendolo particolarmente adatto per i collegamenti aerei nella regione del Mar Baltico”, scrive l’aeroporto di Amburgo. Già nel corso di questo decennio si prevede un traffico aereo regolare con aerei regionali fino a circa 80 posti. Secondo l’aeroporto di Amburgo, i partecipanti vogliono sviluppare, testare e valutare soluzioni pratiche per facilitare l’utilizzo di questa tecnologia chiave da parte degli aeroporti e delle compagnie aeree. Allo stesso tempo, si prepareranno ad affrontare sfide quali lo stoccaggio, la gestione e la fornitura di idrogeno green. (30science.com)
