Roma – Lanciato il Database Fotografico Macrosismico (DFM), una piattaforma web innovativa, liberamente consultabile, per il ricco archivio fotografico degli effetti dei terremoti su edifici, monumenti e sull’ambiente antropico in generale. Fotografie che rappresentano testimonianze tangibili della sofferenza delle società colpite dagli eventi sismici.
Il DFM rappresenta il risultato di anni di indagini e rilievi macrosismici condotti da ricercatori, tecnologi e tecnici dell’INGV, coinvolti attivamente nelle attività del gruppo operativo di emergenza QUEST (QUick Earthquake Survey Team). Esso si propone come un monumento virtuale alla resilienza e all’impegno della comunità scientifica nel documentare gli effetti dei terremoti e preservare questo prezioso patrimonio fotografico per le generazioni future.
La piattaforma, ora accessibile al pubblico, contiene oltre mille fotografie. Nato da un’idea sorta all’indomani del terremoto dell’Aquila, il team del DFM è impegnato nel continuo arricchimento del database, aggiungendo costantemente nuovi eventi.
Una delle caratteristiche distintive del progetto risiede nella sua metodologia di catalogazione. Il DFM adotta come riferimento la scala EMS-98 (European Macroseismic Scale – 1998), strumento fondamentale nell’indagine macrosismica. Questa scelta consente sia agli esperti specialisti, come sismologi e ingegneri, sia al pubblico generale, di accedere e comprendere le immagini in modo chiaro e informativo.
Il DFM non è solamente un archivio fotografico online; è una risorsa dedicata alla ricerca, conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio fotografico macrosismico. Attualmente comprende immagini provenienti da alcuni dei più significativi terremoti che hanno colpito l’Italia negli ultimi decenni e il suo sviluppo è in costante progresso.
La fotografia, come strumento di espressione immediata, rende il DFM accessibile a tutti, offrendo la possibilità di esplorare, imparare e confrontarsi con una ricca serie di immagini sismiche.(30Science.com)