Lella Simone

Infezioni da candida, da gel allo zinco sollievo per le donne

(6 Dicembre 2023)

Roma – Un gel allo zinco potrebbe alleviare i sintomi delle infezioni da candida ricorrenti nelle donne, offrendo una speranza concreta per un trattamento più efficace. A sostenerlo, su Science Translational Medicineun team di scienziati Medical Research Council Centre for Medical Mycology all’Università di Exeter e dell’IRCCS Burlo Garofalo di Trieste. L’infezione da candida, scientificamente nota come candidiasi vulvovaginale, colpisce tre quarti delle donne in età fertile. Il colpevole di questa fastidiosa condizione è il lievito Candida albicans, normalmente presente nel nostro microbioma. Circa il 7% delle donne con questa infezione soffre di ricorrenti episodi ogni anno, coinvolgendo ben 138 milioni di donne in tutto il mondo. Gli antifungini possono offrire un sollievo temporaneo, ma alcune forme di funghi mostrano segni di resistenza, e oltre la metà delle donne subisce nuove infezioni dopo il tipico corso di trattamento di sei mesi. Per trovare nuovi bersagli terapeutici, i ricercatori hanno analizzato campioni vaginali di 17 donne infette e 12 donne non infette, valutando i carichi fungini, l’espressione genica e le citochine infiammatorie. Le donne infette mostravano un’elevata espressione del gene PRA1, che codifica una proteina legante il minerale che C. albicans rilascia quando è privo di zinco. Questo gene è risultato correlato con quantità maggiori di citochine infiammatorie nelle donne. Eliminare il gene PRA1 in C. albicans prima dell’infezione ha impedito l’infiammazione vaginale nei topi. In un piccolo studio pilota, 10 donne hanno utilizzato un gel idratante chiamato Juvia, contenente zinco. Cinque delle sei donne con candidiasi vulvovaginale ricorrente non hanno sofferto di reinfezioni durante il trattamento di tre mesi, suggerendo che il gel allo zinco ha calmato le risposte immunitarie infiammatorie innescate da PRA1 e ha impedito nuove infezioni. “La nostra ricerca è limitata dal numero ridotto di partecipanti, e un ampio studio clinico sarebbe necessario per confermare questi risultati; tuttavia, le nostre scoperte potrebbero fornire un mezzo semplice e un meccanismo molecolare definito per prevenire la candidiasi vulvovaginale,” scrivono i ricercatori. Questa nuova scoperta potrebbe portare a una svolta nella prevenzione e nel trattamento delle infezioni da candida, offrendo alle donne colpite una speranza concreta per un futuro più libero da questa fastidiosa condizione. (30Science.com)

Lella Simone