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Lo scioglimento della calotta glaciale dell’Antartide occidentale potrebbe essere inevitabile

(23 Ottobre 2023)

Roma – I futuri aumenti dello scioglimento delle piattaforme di ghiaccio nell’Antartico occidentale, nel corso del ventunesimo secolo, potrebbero essere inevitabili. Lo suggerisce uno studio di modellizzazione pubblicato su Nature Climate Change. I risultati suggeriscono che il rapido riscaldamento dell’oceano nell’Antartide occidentale è già impegnato in una serie di percorsi di emissione e che gli sforzi di mitigazione potrebbero solo prevenire gli scenari peggiori. Le piattaforme di ghiaccio svolgono un ruolo importante nel sostenere o rallentare il flusso dei ghiacciai verso il mare. La calotta glaciale dell’Antartide occidentale è il maggior responsabile dell’innalzamento del livello del mare in Antartide. La perdita di ghiaccio è determinata dalle interazioni con l’Oceano Meridionale, in particolare nel Mare di Amundsen. I dati sul riscaldamento del Mare di Amundsen sono limitati e, sebbene sia stato ipotizzato che la regione possa trarre benefici da una riduzione delle emissioni, questo non è stato esaminato in dettaglio. Kaitlin Naughten, dell’British Antarctic Survey di Cambridge, nel Regno Unito, assieme ai suoi colleghi hanno impiegato un modello oceanico regionale per comprendere i cambiamenti futuri, in base a diversi scenari di emissioni, di calore oceanico e quindi dello scioglimento dei ghiacci nel Mare di Amundsen, in Antartide. I ricercatori hanno scoperto che, anche in base a una serie di possibili eventi di mitigazione, i cambiamenti climatici potrebbero causare un riscaldamento degli oceani tre volte superiore a quello storico. Ciò indica che gli sforzi di mitigazione potrebbero avere un potere limitato nel rallentare il riscaldamento degli oceani nel Mare di Amundsen nei prossimi decenni. Gli autori fanno notare che anche la variabilità climatica interna naturale avrà un’influenza sul livello di riscaldamento, dovuto ai cambiamenti climatici. Secondo le previsioni degli autori, si verificherà un aumento dello scioglimento in aree cruciali, innescato per sostenere la calotta glaciale e mantenere la stabilità, con un riscaldamento concentrato a una profondità intermedia di 200- 700 m, che una volta che potrà accedere alle cavità della calotta glaciale porterà allo scioglimento delle piattaforme. Gli autori riconoscono che questo lavoro si basa sui risultati di un singolo modello che indaga la relazione tra ghiaccio e oceano. Gli scienziati hanno, poi, osservato che la perdita di massa della calotta glaciale dell’Antartide occidentale è solo una componente dell’innalzamento del livello del mare e che è improbabile che altre regioni dell’Antartide perdano una massa sostanziale se vengono raggiunti gli attuali obiettivi di emissione. “Poiché la calotta glaciale impiegherà secoli o millenni per rispondere del tutto ai cambiamenti climatici, l’impegno per la riduzione delle emissioni potrebbe avere un impatto maggiore in un futuro più lontano, oltre il ventunesimo secolo”, hanno commentato gli autori. Sebbene la finestra per prevenire lo scioglimento della banchisa nell’Antartide occidentale sia probabilmente passata, il vero impatto dei cambiamenti climatici sul livello del mare dipenderà, dunque, da una serie di fattori. (30Science.com)

 

 

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