Roma – Sarà collocato presso il Centro Universitario della Federico II di San Giovanni a Teduccio (Na) il nuovo centro di supercalcolo del Cineca e di Cyber security insieme alla Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN).
Si è tenuta oggi la presentazione del protocollo di intesa per l’ampliamento della sede di CINECA a Napoli, con la realizzazione di un data center ad alta efficienza energetica. La nuova sede, che amplia il punto di presenza di CINECA a Napoli con un incremento del personale, nell’ottica del costante miglioramento dei servizi offerti ai consorziati, ospiterà un sistema di supercalcolo che sarà parte della rete dei sistemi di calcolo ad alte prestazioni (High Performance Computing, HPC) direttamente interconnessi con il supercomputer Leonardo, classificato al quarto posto tra i sistemi più potenti al mondo. Il sistema Leonardo, gestito da CINECA, è stato acquisito dalla Joint Undertaking EuroHPC mediante un’azione condivisa tra la Commissione Europea e il Governo italiano ed è ospitato presso il data center del Tecnopolo di Bologna.
All’evento di presentazione hanno partecipato i rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto e in collegamento anche il Ministro dell’Università e Ricerca, Anna Maria Bernini.
Il nuovo centro è situato presso il polo di San Giovanni a Teduccio a seguito di un accordo che è stato sottoscritto con il Comune di Napoli e l’Università Federico II.
L’investimento fa parte delle azioni programmate nell’ambito del progetto di ICSC – Centro Nazionale di ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, una delle iniziative finanziate dalla Missione PNRR del Ministero dell’Università e della Ricerca “Istruzione e Ricerca”, in riferimento alla componente “Dalla ricerca all’impresa”, che prevede il potenziamento delle strutture di ricerca e la creazione di “campioni nazionali di Ricerca e Sviluppo” relativo a specifiche tecnologie abilitanti come il supercalcolo, il processing dei Big Data e il presidio delle tecnologie di Quantum Computing. Il progetto non si limita alla realizzazione dell’infrastruttura ma si estende al personale, con un focus sull’acquisizione e lo sviluppo di competenze di eccellenza nel campo delle tecnologie HPC.
Sempre oggi inizia la collaborazione con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), grazie alla firma di un accordo che prevede una procedura ad evidenza pubblica – di cui Cineca sarà stazione appaltante – per l’acquisizione del sistema HPC dell’Agenzia da collocare presso il nuovo centro di Napoli. Il sistema sarà dedicato, come previsto dal PNRR, al monitoraggio della minaccia cyber centrale, l’HyperSOC, anche attraverso l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale e machine learning.
La collaborazione tra l’ACN e il CINECA, inoltre, riguarda anche specifiche attività di sviluppo e ricerca nel settore del calcolo ad alte prestazioni e la gestione condivisa dell’HPC dell’Agenzia. Complessivamente, gli investimenti per la realizzazione del centro di calcolo, l’acquisizione dei sistemi HPC e i costi operativi e di gestione saranno dell’ordine di circa 50 milioni di euro, di cui oltre 20 messi a disposizione dall’ACN. Un grande investimento che sostiene e consolida il ruolo del Mezzogiorno nell’ambito dell’innovazione tecnologica. Con questo progetto l’infrastruttura di calcolo nazionale si arricchisce di un importante nodo HPC, integrato nel sistema europeo di supercalcolo. Il sistema di Napoli, infatti, farà parte di una rete di sistemi complementari del supercomputer Leonardo, e consentirà di supportare non solo le applicazioni consolidate della fisica, della chimica, delle scienze ambientali e dell’ingegneria, ma soprattutto le applicazioni di apprendimento automatico e di intelligenza artificiale sia classica che generativa.
Università e centri di ricerca sono più di agenzie della conoscenza sul territorio. Sono propulsori di crescita, positività, emancipazione. Il modello San Giovanni, che ha già visto concretamente i frutti della collaborazione tra Università Federico II, Cineca e Dompé farmaceutica, deve essere replicato anche altrove, a cominciare da Caivano, per recuperare porzioni di territorio altrimenti abbandonate a loro stesse.” lo ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, che ha aggiunto “Coinvolgeremo tutte le università campane in questo progetto perché insieme possiamo creare altri esempi virtuosi di connessione tra luoghi del sapere, imprese, nuove generazioni.(30Science.com)