Roma – “I musei scientifici sono un canale di diffusione non solo delle conoscenze raggiunte dalla scienza, ma anche del metodo che le ha prodotte e del pensiero scientifico che ne consegue, tutti aspetti dei quali questo ‘difficile Paese’ – come ci ha lasciato scritto Piero Angela nel suo ultimo messaggio – ha tanto bisogno”, così Giorgio Manzi, paleoantropologo e accademico dei Lincei, ha commentato il convegno di oggi intitolato “Il ruolo culturale e il futuro dei musei scientifici” che si svolge presso l’Accademia Nazionale dei Lincei. Il convegno è una occasione per commemorare i cinquant’anni di interessi e attività in comune tra l’Accademia dei Lincei e l’ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici), con un incontro che ripercorra le tappe più importanti della museologia scientifica e naturalistica nell’ultimo mezzo secolo, ma che vuole essere anche un momento di riflessione sul presente e sul futuro dei musei scientifici. “Questo Paese ha una impostazione culturale – ha continuato Manzi – che non è abbastanza vicina al metodo scientifico. La nostra società e, più in generale, l’umanità hanno invece bisogno di una diffusa attitudine al pensiero e ai paradigmi conoscitivi delle scienze; i musei in questo possono essere uno strumento didattico eccellente, anche perché consentono un approccio più ‘immersivo’ rispetto all’insegnamento frontale o ad altre forme di comunicazione”. “Il convegno di oggi – ha aggiunto Manzi – segna anche l’occasione per guardare al futuro dei musei scientifici in Italia e, sebbene ci sia ancora molto da fare, ci sono all’orizzonte diversi progetti che danno speranza per questo settore. In particolare, mi riferisco al futuro Museo delle Scienze a Roma. Proprio nel luglio di quest’anno è stato proclamato il progetto vincitore del bando internazionale di progettazione architettonica che, sulla base del concept approvato dal comitato scientifico presieduto dal Prof. Giorgio Parisi nel luglio del 2022, sembra aver trovato il giusto equilibrio tra le esigenze urbanistiche e le finalità culturali e che finalmente può rendere operativa la realizzazione di un museo tanto atteso nella capitale. Speriamo che la realizzazione di questo nuovo spazio possa portarci un passo in avanti nella strada che già Quintino Sella, più di un secolo fa, aveva cercato di tracciare per rendere Roma un polo di riferimento mondiale della scienza e della comunicazione scientifica.” (30science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Manzi (Lincei), musei scientifici una opportunità per diffondere l’amore per le scienze in Italia
(15 Settembre 2023)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla