Roma – Dopo l’aggiudicazione avvenuta a marzo 2023, sono stati recentemente firmati tutti i contratti relativi al programma Space Factory 4.0 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziato dall’Unione europea e gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana. Una rete di fabbriche, connessa con la filiera di produzione, dedicata alla realizzazione di piccoli satelliti e diffusa su tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud. Un sistema integrato di tecnologie innovative che consentirà al sistema Paese di affrontare le sfide Space Economy, e porsi come un’eccellenza a livello internazionale nel comparto delle costellazioni satellitari.
Il primo contratto è stato sottoscritto il 28 aprile scorso dall’Agenzia Spaziale Italiana e il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Thales Alenia Space Italia (mandataria), Argotec, Sitael e CIRA, e prevede un investimento complessivo di circa 65 milioni di euro. Nell’ambito del progetto verranno sviluppate tecnologie innovative per la digitalizzazione dei processi, ed è inoltre previsto l’uso della robotica, della realtà virtuale e aumentata, l’interazione uomo/macchina, processi di test automatizzati, l’impiego di intelligenza artificiale per la gestione e l’elaborazione dei dati, in fabbriche di nuova realizzazione o nel potenziamento di infrastrutture esistenti. Tutto questo si riflette nella possibilità di velocizzare le linee produttive diminuendo i tempi di realizzazione e testing dei piccoli satelliti in linea con le esigenze della space economy. Le attività di sviluppo proseguono spedite con il positivo superamento nelle scorse settimane della Preliminary Design Review.
Il programma Space Factory 4.0 prevede inoltre due ulteriori contratti a supporto della filiera per la realizzazione di componenti e sotto-sistemi di satelliti. In tale ambito, il 28 luglio scorso è stato firmato il contratto tra ASI e il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Thales Alenia Space Italia (mandataria) e Sitael per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro, per lo sviluppo di tecnologie digitali ed automatizzate nell’ambito dei processi produttivi, la realizzazione di nuove infrastrutture di testing per apparecchiature elettroniche e sistemi propulsivi, che garantirà quindi la realizzazione ed il testing degli elementi costitutivi delle piattaforme Platino e Nimbus a supporto delle attività previste nella realizzazione di future costellazioni. Infine, il 7 agosto scorso è stato firmato il contratto tra ASI e CESI per un valore complessivo di circa 13 milioni di euro, per incrementare la capacità produttiva di celle solari per i satelliti, attraverso lo sviluppo di processi di produzione digitalizzati, nuove tecnologie di monitoraggio e utilizzo di macchinari di ultima generazione, mantenendo l’elevata efficienza raggiunta dalle celle di CESI qualificate per i satelliti in orbita bassa (LEO) e geostazionaria (GEO).
Per i 3 contratti firmati nell’ambito del programma Space Factory 4.0, a valle della fase di investimento finanziata con fondi PNRR, verrà avviata la fase di utilizzo e gestione condivisa degli asset attraverso un Partenariato Pubblico Privato (PPP) per una durata di 15 anni; durante i quali ASI manterrà la proprietà di metà delle infrastrutture che saranno realizzate e che saranno quindi disponibili per tutta la comunità industriale, anche di piccole e medie imprese o start up che non hanno capacità finanziarie per affrontare un investimento di questo tipo, ma che potranno comunque beneficiare dei servizi offerti. Un investimento duraturo che punta a fare dell’Italia uno dei capisaldi dell’industria satellitare mondiale, sia in termini di know-how che di capacità tecnologiche e produttive, con la capacità di attrarre investimenti per la realizzazione di costellazioni di futura generazione e per soddisfare le esigenze di ASI o di altri utenti istituzionali nella realizzazione in tempi ridotti di piccoli satelliti e costellazioni.(30Science.com)