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CoEHAR, primo trial per valutare uso della vareniclina per smettere di svapare

(5 Luglio 2023)

Roma – La vareniclina può essere utile per smettere di utilizzare le svapo e superare la dipendenza da nicotina. Lo dimostra uno studio pubblicato su BMC Medicine e realizzato dai ricercatori del CoEHAR, il Centro di Eccellenza internazionale per la Riduzione dei danni da fumo istituito nel 2018 all’interno del Dipartimento di Medicina Clinica e sperimentale dell’Università degli Studi di Catania. La popolarità dei dispositivi elettronici a rilascio di nicotina, come le sigarette elettroniche, è in costante aumento. Tra i fumatori di sigarette, chi sceglie le e-cig riferisce di acquistarle principalmente per astenersi dal fumare e alleviare i sintomi da astinenza da sigarette tradizionali, risparmiare denaro e avere un’esperienza di “fumo” con rischi per la salute ridotti. Tuttavia, la percezione che le sigarette elettroniche siano ugualmente o addirittura più dannose delle sigarette combustibili è aumentata tra molti utenti ed è stato rilevato un crescente interesse a smettere anche con i dispositivi elettronici.

Non è chiaro se le linee guida esistenti per smettere di fumare possano essere applicate ai prodotti da svapo e non sono disponibili studi sull’efficacia dei farmaci approvati nei percorsi di smoking cessation per favorire anche la cessazione da sigaretta elettronica.

La vareniclina, un farmaco che allevia i sintomi dell’astinenza da nicotina e reduce il desiderio di fumare, è il farmaco più efficace per smettere. Tuttavia, l’efficacia e la sicurezza della vareniclina all’interno di percorsi di vaping cessation non sono state mai studiate. Per valutare queste linee di intervento, i ricercatori del CoEHAR hanno condotto il primo studio controllato randomizzato sulla vareniclina in 140 svapatori esclusivi, esaminando le percentuali di astinenza dalle sigarette elettroniche.

Lo studio ” Varenicline and counseling for vaping cessation: A double-blind, randomized, parallel-group, placebo-controlled trial”, dimostra per la prima volta che l’utilizzo della vareniclina in un programma di cessazione tra chi utilizza le sigarette elettroniche e intende smettere, può risultare efficace nell’astinenza totale. Il tasso di astinenza dalla sigaretta elettronica nel gruppo vareniclina si è attestato al 34,3%, significativamente superiore a quello del 17,2% rilevato nel gruppo placebo. Inoltre, la vareniclina ha dimostrato di avere un profilo di sicurezza accettabile.

“Considerando il campione di svapatori che abbiamo incluso nello studio, la vareniclina raddoppia le possibilità di smettere di svapare” spiega Pasquale Caponetto, docente di psicologia clinica dell’Università di Catania e primo autore dello studio “un dato importantissimo, considerando che la vareniclina serve solo ad alleviare i sintomi dell’astinenza e non sostituisce minimamente tutti quei rituali connessi allo svapare”.

“Lo svapo è un approccio di riduzione del danno e può portare alla cessazione del fumo. Qui stabiliamo il principio che per coloro che cercano una cessazione completa della nicotina, la vareniclina combinata con il supporto professionale può aiutarli a farlo” commenta il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR.(30Science.com)

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