Roma – Arriva alla terza edizione il Premio Primo Levi, appuntamento biennale promosso dalla Società Chimica Italiana e dalla Gesellschaft Deutscher Chemiker, la Società Chimica Tedesca. Il riconoscimento è assegnato a chimici o scienziati di discipline affini alla chimica, distintisi per attività finalizzate alla tutela della dignità dell’uomo e dei suoi diritti, al progresso scientifico e civile e, in generale, alla promozione del dialogo e della cooperazione tra ricerca chimica e società. Vincitore dell’edizione 2023 è il professor Henning Hopf. La cerimoniaavrà luogo il 4 settembre a Lipsia in Germania, nell’ambito del Science Forum Chemistry 2023, il più importante appuntamento nazionale della Società Chimica Tedesca. A pronunciare la laudatio del vincitore sarà il Presidente della Società Chimica Italiana, Prof. Gianluca Maria Farinola. Autore di ricerche storiche e pubblicazioni sul coinvolgimento di alcuni chimici tedeschi e di loro organizzazioni a sostegno del regime nazista, Henning Hopf è impegnato anche sul fronte delle sfide future all’interno dell’Organizzazione Internazionale per le Scienze Chimiche nello Sviluppo (IOCD), dove è un membro attivo del gruppo Chemists for Sustainability (C4S). E proprio le ricerche sulla sostenibilità e l’instancabile impegno per
una chimica responsabile sono il cuore dei saggi di Hopf su temi quali la resilienza, l’economia circolare, l’etica, la diversità e l’inclusione; esemplare a tale proposito lo sforzo per promuovere la
collaborazione internazionale e per sostenere i chimici dei Paesi meno sviluppati.
Henning Hopf nasce a Wildeshausen in Bassa Sassonia nel 1940, studia chimica all’Università di Gottinga e all’Università del Wisconsin, a Madison, negli Stati Uniti. Dopo aver conseguito il dottorato negli Stati Uniti, torna in Germania per l’abilitazione, prima all’Università di Marburg e poi all’Università di Karlsruhe. Dopo una cattedra all’Università di Würzburg, Hopf si trasferisce all’Università Tecnica
di Braunschweig nel 1978. Nella sua lunga carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’Adolf-von-Baeyer-Denkmünze della Società Chimica Tedesca nel 1996. Ha ricoperto diversi incarichi di visiting professor e fatto parte di numerosi comitati editoriali di riviste. Di grande rilevanza le sue ricerche nel campo della chimica organica. È stato associato alla Società Chimica Tedesca per molti anni facendo prima parte del Consiglio di amministrazione per poi ricoprire, nel 2004
e nel 2005, la carica di Presidente. Dal 2015 ne è membro onorario.
“Sono profondamente onorato nel conferire il Premio Primo Levi a uno studioso, come Henning Hopf – spiega il Presidente della SCI, Prof. Gianluca Farinola – che ha interpretato la sua vocazione per la ricerca non solo nelle aule e nei laboratori universitari ma anche negli archivi storici dove ha documentato le connivenze tra alcuni esponenti del mondo della chimica e il nazismo nella Germania degli anni 30 e 40 del ‘900. Questo premio, nel momento in cui assistiamo al ritorno drammatico della
guerra in Europa, assume un significato particolare. Chimici italiani e chimici tedeschi vogliono insieme lanciare all’Europa ed al mondo un messaggio di pace, di riconciliazione e speranza ma senza dimenticare il valore della memoria. Pensiamo che sia davvero il modo migliore per onorare la testimonianza di un chimico e un intellettuale come Primo Levi e assumerci, come scienziati, tutte le nostre responsabilità per la costruzione di una progresso equo e sostenibile.” Conclude il Presidente
Farinola.(30Science.com)
