Lucrezia Parpaglioni

Scoperto un nuovo sistema multiplanetario

(13 Giugno 2023)

Roma – È stato scoperto, da un gruppo internazionale di astronomi, per la seconda volta in assoluto, un sistema circumbinario multiplanetario. Lo studio, guidato dai ricercatori dell’Università di Birmingham è stato pubblicato nell’edizione odierna della rivista Nature Astronomy

I sistemi circumbinari contengono pianeti che orbitano intorno a due stelle al centro invece che a una sola, come nel nostro Sistema Solare. I pianeti circumbinari gravitano intorno a entrambe le stelle contemporaneamente.

Il pianeta appena scoperto si chiama BEBOP-1c, dal nome del progetto che ha raccolto i dati. BEBOP è l’acronimo di Binaries Escorted By Orbiting Planets. Il sistema BEBOP-1 è noto anche come TOI-1338.

Nel 2020, nello stesso sistema è stato scoperto un pianeta circumbinario, chiamato TOI-1338b, grazie ai dati del telescopio spaziale TESS della National Aeronautics and Space Administration (NASA), a cui hanno contribuito anche i ricercatori dell’Università di Birmingham. Il pianeta è stato scoperto con il metodo del transito ed è stato notato perché è passato davanti alla più luminosa delle due stelle in diverse occasioni.

“Finora si conoscono solo dodici sistemi circumbinari e questo è solo il secondo che ospita più di un pianeta”, ha dichiarato David Martin, astronomo presso l’Ohio State University.

“BEBOP-1c ha un periodo orbitale di 215 giorni e una massa 65 volte superiore a quella della Terra, che è circa cinque volte inferiore a quella di Giove”, ha detto Martin. “Questo sistema è stato difficile da confermare e le nostre osservazioni sono state interrotte dalla pandemia COVID, quando i telescopi in Cile sono rimasti chiusi per sei mesi durante una parte critica dell’orbita del pianeta; questa parte dell’orbita è tornata osservabile solo l’anno scorso, quando abbiamo completato il rilevamento”, ha aggiunto Martin.

Al momento si conoscono solo due pianeti nel sistema circumbinario TOI-1338 e BEBOP-1, ma altri potrebbero essere individuati in futuro, con osservazioni simili a quelle effettuate dalla squadra di ricerca.

Sebbene rari, i pianeti circumbinari sono importanti per approfondire la comprensione di ciò che accade quando nasce un pianeta.

“I pianeti nascono in un disco di materia che circonda una giovane stella, dove la massa si raccoglie progressivamente in pianeti”, ha spiegato la dottoressa Lalitha Sairam, ricercatrice dell’Università di Birmingham e seconda autrice dello studio.

“Nel caso delle geometrie circumpolari, il disco circonda entrambe le stelle. Quando entrambe le stelle orbitano l’una intorno all’altra, agiscono come una gigantesca pagaia che disturba il disco vicino a loro e impedisce la formazione di pianeti, tranne che nelle regioni tranquille e lontane dalla binaria”, ha continuato Sairam.” È più facile individuare la posizione e le condizioni di formazione dei pianeti nei sistemi circumbinari rispetto alle stelle singole come il Sole”, ha concluso Sairam.

I ricercatori non conoscono ancora le dimensioni di BEBOP-1c, ma solo la sua massa; tuttavia, cercheranno di misurare le dimensioni di BEBOP-1c utilizzando il metodo del transito. (30Science.com) 

 

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.