Roma – Tra 39 e 33 mila anni fa, i mammut lanosi subivano cambiamenti ormonali, che guidavano il comportamento maggiormente aggressivo degli animali durante stagione dell’accoppiamento. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati dell’Università del Michigan ad Ann Arbor. Il team, guidato da Michael Cherney, ha esaminato una zanna di mammut maschio risalente a circa 33-39 mila anni fa. Nel reperto, i ricercatori hanno rilevato evidenze di fluttuazioni ormonali che sembrano collegate alla stagione degli amori, chiamate musth, episodi caratterizzati da livelli più elevati di testosterone.
Le zanne rappresentano una fonte di informazioni preziosa, commentano gli esperti, perché conservano la registrazione della crescita di un materiale osseo chiamato dentina, che può utilizzato per ricostruire i dettagli delle vite degli animali. I ricercatori hanno analizzato le firme delle fluttuazioni ormonali nelle zanne di un moderno elefante africano, un maschio e una femmina di mammut lanosi, vissuti rispettivamente 38.866-33.291 e 5.885-5.597 anni fa. Stando a quanto emerge dall’indagine, l’esemplare maschile aveva sperimentato aumenti significativi dei livelli di testosterone durante la sua vita adulta, con picchi che in alcuni periodi dell’anno potevano aumentare fino a 10 volte rispetto alle soglie degli altri periodi. Nella femmina di mammut lanoso analizzata, invece, il testosterone mostrava variazioni minime. Questi risultati, concludono gli autori, rappresentano la prima prova endocrinologica che i mammut lanosi hanno sperimentato le fluttuazioni ormonali tipiche degli elefanti durante la stagione degli amori. (30science.com)