Roma – L’Università di Macerata negli ultimi anni ha avviato una stretta collaborazione con il CoNNGI – Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, formalizzata attraverso un accordo di collaborazione scientifica in capo al Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo con referente la docente Isabella Crespi, sulle tematiche relative alle “nuove generazioni italiane” e al ruolo che queste hanno nei contesti di riferimento.
Tra le attività già sviluppate anche con il Dipartimento di Studi Umanistici, è stato ideato il progetto di ricerca “Nuove generazioni italiane e cultura familiare di origine”. Referenti scientifici sono Isabella Crespi, professoressa di sociologia dei processi culturali e comunicativi, e Marta Scocco dottore e assegnista di ricerca nello stesso settore presso il Dipartimento di Scienze della formazione, beni culturali e turismo.
L’obiettivo è approfondire il percorso dei giovani con background migratorio in Italia, ossia con almeno uno dei genitori o uno dei nonni di origine straniera, indagando in particolare la costruzione della propria identità nella dimensione personale, familiare e sociale. Da aprile è stata quindi avviata un’indagine online sul tema delle culture familiari di origine e sui cambiamenti culturali, rivolta a giovani dai 18 ai 34 anni di età. Sarà possibile partecipare fino al mese di luglio 2023, compilando e condividendo il questionario del tutto anonimo disponibile al seguente link: https://forms.gle/NwdQsN9qoBhqTsko8
Il Conngi, Associazione di Promozione Sociale nata a Roma in seno alla Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero delle politiche sociali e del lavoro, rappresenta giovani con background migratorio nei diversi tavoli istituzionali ed inter istituzionali, nazionali e internazionali. Il coordinamento conta al suo interno oltre 42 organizzazioni provenienti da tutta Italia, coinvolgendo fino a 5000 persone che rappresentano un “ponte” fra l’Italia e altri 41 paesi nel mondo. Il Conngi lavora per promuovere un nuovo approccio alle politiche di inclusione e partecipazione, che risponda più efficacemente ai reali bisogni delle nuove generazioni, per costruire e consolidare percorsi di dialogo, confronto e collaborazione con istituzioni e organizzazioni. (30Science.com)