Lucrezia Parpaglioni

Scienza: Il satellite meteorologico europeo MTG-I1: una visione della Terra senza precedenti

(4 Maggio 2023)

Roma – Una visione della Terra senza precedenti, in termini di dettagli, quella fornita dall’ultimo satellite meteorologico europeo, il Meteosat Imager di terza generazione (MTG-I1), che ha rivelato le condizioni di Europa, Africa e Atlantico in modo estremamente dettagliato. L’immagine è stata congiuntamente pubblicata dall’ Agenzia Spaziale Europea (ESA) ed Eumetsat. Lanciato su un razzo Ariane 5 il 13 dicembre 2022, Meteosat Third Generation Imager-1 (MTG-I1) è il primo di una nuova generazione di satelliti destinati a rivoluzionare le previsioni meteorologiche in Europa.

L’immagine, catturata dal Flexible Combined Imager del satellite il 18 marzo 2023, mostra gran parte dell’Europa settentrionale e occidentale e la Scandinavia coperte da nuvole, con un cielo relativamente sereno sull’Italia e sui Balcani occidentali.

Simonetta Cheli, Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra dell’ Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha dichiarato: “Questa immagine è un grande esempio di ciò che la cooperazione europea nello spazio può raggiungere”. “Il livello di dettaglio che l’immagine di Meteosat Third Generation Imager-1 (MTG-I1) rivela, finora irraggiungibile per l’Europa e l’Africa da un’orbita geostazionaria – ha spiegato Cheli – ci permetterà di comprendere meglio il nostro pianeta e i sistemi meteorologici che lo caratterizzano”.

Gli strumenti a bordo della terza generazione di satelliti meteorologici Meteosat producono immagini con una risoluzione molto più elevata e con maggiore frequenza rispetto a quelle dei satelliti Meteosat di seconda generazione.

Nell’immagine sono visibili dettagli come i vortici di nubi sulle Isole Canarie, il manto nevoso sulle Alpi e i sedimenti nell’acqua lungo le coste italiane. Questi dettagli non sono così chiaramente visibili, o non lo sono affatto, nelle immagini degli strumenti dell’attuale veicolo spaziale di seconda generazione.

La nuova immagine rivela anche un maggior livello di dettaglio delle strutture nuvolose alle alte latitudini. Ciò consentirà alle previsioni meteorologiche di monitorare con maggiore precisione l’evoluzione del maltempo in rapido sviluppo in quella regione.

Phil Evans, direttore generale di Eumetsat, ha aggiunto: “Questa straordinaria immagine ci dà grande fiducia nella nostra aspettativa che il sistema MTG inauguri una nuova era nella previsione di eventi meteorologici gravi”.

“L’alta risoluzione e il frequente ciclo di ripetizione del Flexible Combined Imager aiuteranno notevolmente la comunità dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale a migliorare le previsioni di maltempo, il monitoraggio climatico a lungo termine, le applicazioni marine, la meteorologia agricola e daranno un importante contributo all’iniziativa Early Warnings For All, in particolare nel continente africano”, ha aggiunto Natalia Donoho, responsabile della Divisione Sistemi Spaziali e Utilizzo dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO).

Il Meteosat Third Generation Imager-1 (MTG-I1) sta attualmente attraversando una fase di messa in servizio di dodici mesi, durante la quale i suoi strumenti, il Flexible Combined Imager e il Lightning Imager, vengono accesi e i dati da essi prodotti vengono calibrati. I dati del satellite saranno poi diffusi ai servizi meteorologici in Europa e altrove alla fine del 2023, per l’uso operativo nelle previsioni del tempo.

(30Science.com) Lucrezia Parpaglioni

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.