Roma – Il Center for Ethics in Science and Journalism (CESJ, www.cesj.eu) di Milano è partner del consorzio FRONTIERS che è stato selezionato dal Consiglio Europeo per la Ricerca (European Research Council, ERC) per un finanziamento di 1,5 milioni di euro con cui creare un programma che permetterà a numerosi giornalisti scientifici di trascorrere alcuni mesi all’interno di istituzioni di ricerca in tutta Europa, e a valutare il suo impatto sullo sviluppo professionale del giornalismo scientifico in Europa.
Il consorzio comprende anche l’Università NOVA di Lisbona, in Portogallo, l’Università Pompeu Fabra di Barcellona (in Spagna), e la società di consulenza Enspire Science di Tel Aviv (Israele), che coordina il progetto.
Il progetto FRONTIERS (Fellowship Residencies Offering science News professionals Tools and training for Independent and Ethical Reporting on Science) ha vinto un bando pubblico, anche grazie alla presenza molto forte di giornalisti scientifici.
“FRONTIERS è un progetto di intervento e al tempo stesso un progetto di ricerca” ha spiegato Daniela Ovadia, direttore scientifico del CESJ. “Il gruppo di ricerca raccoglierà dati quantitativi e qualitativi sui programmi per giornalisti scientifici esistenti, e il CESJ lavorerà specificamente sulle buone pratiche e sulle linee-guida etiche per la crescita professionale nel giornalismo scientifico, basate sul rispetto dell’indipendenza del giornalismo, che saranno applicate sia dalle istituzioni ospitanti sia dai giornalisti residenti. Inoltre metteremo a punto e applicheremo un insieme di misure dell’impatto che il progetto avrà per la comunità professionale e per la società”.
CESJ sarà responsabile dello sviluppo e della realizzazione del programma, e fornirà assistenza ai giornalisti in cerca di un’istituzione ospitante. “Lavoreremo per coinvolgere la comunità scientifica di tutta Europa, e contatteremo le istituzioni che hanno già realizzato progetti simili” ha aggiunto Fabio Turone, direttore esecutivo del CESJ. “Questo è il primo progetto finanziato dall’Unione Europea che intende specificamente aiutare il giornalismo scientifico indipendente. Speriamo che mostrerà come il supporto istituzionale può modificare il paesaggio del giornalismo scientifico in Europa promuovendo il rafforzamento delle competenze e offrendo nuove opportunità di formazione professionale continua per i molti professionisti che ambiscono a lavorare secondo i più elevati standard qualitativi ed etici”. CESJ metterà a punto anche un modello per la sostenibilità a lungo termine del progetto.
Il progetto durerà dal 2023 al 2027, e prevede di offrire fino a 40 borse a giornalisti con diversa anzianità di carriera, che avranno l’opportunità di trascorrere tra 3 e 5 mesi a contatto con un gruppo di ricerca o di lavorare a un proprio progetto presso l’istituzione che sceglieranno. Potranno partecipare tutte le università e i centri di ricerca che portano avanti ricerca di frontiera in qualsiasi ambito scientifico. Il progetto offrirà occasioni di formazione su come affrontare in modo indipendente ed etico le notizie scientifiche, e promuoverà lo scambio e l’apprendimento reciproco tra scienziati e giornalisti.
“Il giornalismo di qualità è necessario per salvaguardare la democrazia, che è responsabilità collettiva di tutti noi” ha detto Maria Leptin, Presidente dell’ERC. “Tutte le istituzioni e le organizzazioni dovrebbero contribuire, e l’ERC certamente non fa eccezione. Spero che potremo spedire un segnale forte alla comunità scientifica e alla comunità dei media, e non solo.”(30Science.com)