Valentina Di Paola

Tonga, le onde dello Tsunami intrappolate dall’arcipelago

(14 Aprile 2023)

Roma –  L’eruzione del 2022 del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, nonostante sia stata l’esplosione naturale più potente del secolo, ha provocato un numero relativamente contenuto di vittime e danni. A chiarire le motivazioni alla base di questo dato incoraggiante uno studio, descritto sulla rivista Science Advances, condotto dagli scienziati della Rosenstiel School of Marine, Atmospheric, and Earth Science presso l’Università di Miami, dell’Università di Auckland e della Khaled bin Sultan Living Oceans Foundation. Il team, guidato da Sam Purkis, ha utilizzato una combinazione di immagini satellitari, mappe elaborate grazie ai dati raccolti dai droni e osservazioni sul campo per produrre una simulazione dello tsunami che lo scorso anno ha travolto l’arcipelago tongano. Stando a quanto emerge dall’indagine, a giocare un ruolo fondamentale è stata una combinazione di fattori, come l’incremento delle esercitazioni e degli sforzi di sensibilizzazione compiuti nella regione unitamente alla posizione dell’eruzione rispetto ai centri urbani.

 

Animazione della propagazione dello tsunami nell’arcipelago delle Tonga CREDITO Steven N. Ward – Istituto di Geofisica e Fisica Planetaria, Università della California Santa Cruz, USA

Secondo le simulazioni degli studiosi, l’evento eruttivo avvenuto nel gennaio 2022 potrebbe aver causato onde alte fino a 85 metri entro un minuto dall’esplosione iniziale. L’eruzione ha infatti generato 15 megatoni di energia, provocando onde alte fino a 45 metri lungo la costa dell’isola di Tonga. Nonostante ciò, il bilancio delle vittime tra Tonga e Perù resta di soli cinque individui, mentre non è ancora chiaro il numero di dispersi. “In confronto – riporta Purkis – l’eruzione di Krakatau del 1883, considerata similare per dimensioni e potenza, ha ucciso oltre 36 mila persone”. L’eruzione del vulcano sottomarino di Hunga Tonga, sottolineano gli studiosi, è stata causata dalla convergenza delle placche tettoniche del Pacifico e dell’Indo-Australia, ma la complessa batimetria superficiale nella regione sembra aver influenzato positivamente la dinamica della propagazione delle onde. I ricercatori hanno infatti scoperto che la conformazione dell’arcipelago potrebbe aver agito come una sorta di ‘trappola’ per le onde alte, smorzandone la capacità distruttiva. “Diversi vulcani sottomarini mostrano una capacità di generare episodi di portata simile a quella osservata con l’Hunga Tonga – conclude Purkis – il nostro lavoro potrebbe fornire informazioni utili per studiare eventi eruttivi e sviluppare modelli di previsione. L’evento del 2022 ha rappresentato infatti un’occasione utile per testare ipotesi e modelli che possono essere utilizzati altrove per migliorare la nostra capacità di comprendere i fenomeni eruttivi che coinvolgono vulcani sottomarini”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).