Lella Simone

Abbassare le dosi ormonali nei contraccettivi, lo dice un modello matematico

(17 Aprile 2023)

Roma – È possibile ridurre la dose totale del 92% nei contraccettivi a base di soli estrogeni, o la dose totale del 43% nei contraccettivi a base di solo progesterone, mantenendo inalterata l’efficacia della pillola. A dirlo, è un modello computazionale messo a punto dal Computational Biology guidato da Brenda Lyn A. Gavina, dottoranda presso l’Università delle Filippine Diliman e dai suoi collaboratori. Lo studio è apparso sulla rivista PLOS. Un normale ciclo mestruale comprende più fasi che sono regolate dal sistema endocrino e influenzate dai livelli di vari ormoni. I contraccettivi tra cui pillole, iniettabili e impianti, comportano la somministrazione di estrogeni esogeni e/o progesterone per bloccare l’ovulazione, la fase del ciclo in cui un ovulo viene rilasciato nell’utero. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno utilizzato i dati sui livelli ormonali in 23 donne di età compresa tra 20 e 34 anni con cicli mestruali normali. Il team di ricercatori ha sviluppato modelli computazionali che descrivono le interazioni tra i vari livelli ormonali e gli impatti degli ormoni esogeni. Il modello ha fornito la prova che combinando estrogeni e progesterone, le dosi di ciascun ormone potrebbero essere ulteriormente ridotte. Inoltre, il modello ha mostrato l’importanza di cronometrare gli ormoni durante il ciclo, indicando modi in cui gli estrogeni e il progesterone esogeni potrebbero essere somministrati solo durante determinate fasi del ciclo mestruale piuttosto che a dosi costanti e costanti. “Questi risultati possono fornire ai medici informazioni sulle formulazioni di dosaggio ottimali e sul programma di terapia che può sopprimere l’ovulazione”, affermano gli autori. (30science.com)

Lella Simone