Roma – Le banche sono interconnesse come gli esseri viventi. Lo sostiene Mark Buchanan nel suo articolo “Science strengthened banks — but how long will stability last?”, pubblicato oggi sul giornale Nature in cui analizza l’impatto di misure ispirate dai ricercatori esperti di fisica della complessità nel sistema finanziario internazionale. Dopo la crisi finanziaria globale del 2007, una serie di recenti fallimenti bancari di rilievo, come quello della Silicon Valley Bank, della Signature Bank e della Credit Suisse, hanno acceso fra gli studiosi il timore che l’ecosistema finanziario sia di nuovo a rischio. Nel caso della Silicon Valley Bank (SVB) la velocità con cui è avvenuto il crollo è stata influenzata anche dalla frenetica attività dei social media. A rilevarlo è stato uno studio pubblicato il 6 aprile sul Social Science Research Network, preprint repository, da Stephan Bales e Hans-Peter Burghof, che studiano entrambi il settore bancario all’Università di Hohenheim, in Germania. I ricercatori hanno esaminato i tweet e i dati di ricerca di Google durante i giorni in cui SVB ha chiesto più capitale, fino alla sua chiusura definitiva e hanno scoperto che il periodo più intenso di attività su Twitter corrispondeva al crollo del prezzo delle azioni della banca il 9 marzo, giorno precedente al fallimento. “A mio avviso è troppo presto per dire che abbiamo evitato una crisi bancaria globale”, afferma Stefano Battiston, che studia i rischi sistemici nelle reti finanziarie presso l’Università di Zurigo, in Svizzera. “Ma ci sono stati progressi reali dal 2008. Le autorità ora prendono sul serio l’idea che il sistema finanziario sia una rete complessa che necessita di un attento monitoraggio”, aggiunge. “Ora esiste anche un sistema di monitoraggio degli asset delle banche a vari livelli”. Una di queste misure è un sistema di regolamenti bancari noto come Basilea III, adottato dopo il 2010. “Queste regole riflettono un modello di regolamentazione molto diverso”- osserva Andrew Haldane, ex capo economista presso la Banca d’Inghilterra – “in cui le banche più grandi e più connesse sono costrette a detenere maggiori riserve di capitale regolamentare”. “L’accordo di Basilea III – spiega – ha anche identificato un elenco di banche di importanza sistemica”. Si tratta del tipo di banche super-rete che Haldane, insieme all’ecologo e matematico Robert May, aveva identificato nello studio “Rischi sistemici negli ecosistemi bancari’” come quelle che avrebbero avuto effetti più dannosi in caso di fallimento. I regolatori hanno deciso che devono detenere capitale aggiuntivo. “In misura significativa, queste nuove regole riprendono gran parte dell’intuizione di base del nostro studio sull’ecologia e sulle banche”, afferma Haldane.
Un’ altra misura utile per impedire il contagio, è DebtRank, utilizzata dalle autorità di regolamentazione europee e introdotta in un documento di cui Battiston è coautore. Il DebtRank utilizza i dati relativi alle attività e alle passività bancarie per calcolare un’unica cifra che riflette il danno complessivo che il fallimento di una banca infliggerebbe al sistema finanziario.
“Questa misura è stata ispirata dall’algoritmo PageRank creato nel 1998 dai cofondatori di Google, Sergey Brin e Larry Page, per classificare i siti web in base all’importanza, con i siti più importanti che hanno il maggior numero di link ad altri siti importanti” ha effermato Battiston. “Il DebtRank – conclude – cattura in modo simile l’idea che le banche più importanti dal punto di vista sistemico sono quelle che hanno le interconnessioni maggiori e più forti con altre banche sistemicamente importanti”.
“È giusto dire che il DebtRank ha contribuito a diffondere l’idea che la regolamentazione deve guardare a livello di sistema per vedere l’insorgere e la diffusione delle difficoltà finanziarie”, afferma Guido Caldarelli, fisico e specialista di reti complesse dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha contribuito a sviluppare la misura. (30Science.com)

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Scienza e mercati finanziari: reti, contagio, misure e social e complessità
(21 Aprile 2023)

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