Roma – Due tendenze stanno attraversando il nostro sistema sanitario costringendolo a trovare nuove soluzioni per offrire soluzioni efficaci ed efficienti ai pazienti: da un lato la sempre presente necessità di gestire le limitate risorse a disposizione con oculatezza; dall’altro l’aumento della domanda di servizi sanitari a causa dell’invecchiamento progressivo del complesso della popolazione. Questi macrofattori, uniti ad altri, costringono a rivedere completamente l’impianto dell’assistenza medica, sfruttando al massimo le opportunità che vengono dal mondo della tecnologia più avanzata. La Telemedicina è proprio questo: una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria tramite il ricorso a tecnologie innovative. In particolare la Telemedicina consente l’assistenza nel caso in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovino nella stessa località, portando alla possibilità di evitare gli incontri in presenza quando non necessario.
La Telemedicina comporta la trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico in forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti. I servizi di Telemedicina vanno assimilati a qualunque servizio sanitario diagnostico/terapeutico. Tuttavia, la prestazione in Telemedicina non sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma la integra per migliorare potenzialmente efficacia, efficienza e appropriatezza.
Al momento i principali ambiti nei quali interviene la Telemedicina, sono quelli della prevenzione secondaria, del monitoraggio del paziente più in generale, della diagnosi, fino a giungere a interventi di riabilitazione e di cura vera e propria.
Quanto alla prima la Telemedicina permette di offrire servizi dedicati alle categorie di persone già classificate a rischio o persone già affette da patologie (ad esempio diabete o patologie cardiovascolari), le quali, pur conducendo una vita normale devono sottoporsi a costante monitoraggio di alcuni parametri vitali, come ad esempio, tasso di glicemia per il paziente diabetico, al fine di ridurre il rischio di insorgenza di complicazioni. Lo stesso vale, quanto al monitoraggio, per i pazienti sani che vadano comunque sottoposti a controlli di routine.
Per la diagnosi, invece, la Telemedicina può costituire un completamento o consentire approfondimenti utili al processo di diagnosi e cura, ad esempio, attraverso la possibilità di usufruire di esami diagnostici refertati dallo specialista, presso l’ambulatorio del medico di medicina generale, la farmacia, il domicilio del paziente.
Da ultimo quanto alla riabilitazione e alla cura, con la Telemedicina sono possibili determinati interventi assistenziali di stampo riabilitativo con pazienti fragili, bambini, disabili, cronici, anziani, fino a giungere -nell’ambito delle cure – ad esempio – a veri e propri interventi chirurgici a distanza.
All’interno della Telemedicina si distinguono due macro-categorie che raccolgono i diversi servizi di questo ambito, da un lato la Telemedicina specialistica (che comprende ad esempio servizi di Televisita e Teleconsulto sui quali, in dettaglio si può consultare su questa pagina web l’approfondimento corrispondente); dall’altro la Telesalute sulla quale si sta concentrando molta attenzione, anche mediatica, in ragione delle potenzialità dei servizi offerti per far fronte alle necessità dell’assistenza primaria.
La Telesalute riguarda i sistemi e i servizi che collegano i pazienti, in particolar modo i cronici, con i medici per assistere nella diagnosi, monitoraggio, gestione, responsabilizzazione degli stessi. Permette a un
medico (spesso un medico di medicina generale in collaborazione con uno specialista) di interpretare a distanza i dati necessari al monitoraggio di un paziente, e, in quel caso, alla presa in carico del paziente stesso.
La registrazione e trasmissione dei dati può essere automatizzata o realizzata da parte del paziente stesso o di un operatore sanitario.
La Telesalute prevede un ruolo attivo del medico (presa in carico del paziente) e un ruolo attivo del paziente (autocura), prevalentemente pazienti affetti da patologie croniche. La Telesalute comprende il Telemonitoraggio, ma lo scambio di dati (parametri vitali) tra il paziente (a casa, in farmacia, in strutture assistenziali dedicate, etc.) e una postazione di monitoraggio non avviene solo per l’interpretazione dei dati, ma anche per supportare i programmi di gestione della terapia e per migliorare la informazione e formazione (knowledge and behaviour) del paziente.
Naturalmente il cuore di queste forme di assistenza sono le nuove tecnologie. In particolare svolgono un ruolo essenziale: sistemi hardware e software, per acquisire ed elaborare segnali, immagini, dati, anche attraverso dispositivi mobili (smartphone, tablet), relativi all’Utente, idonei e compatibili con i servizi di Telemedicina (dispositivi medici); applicazioni web, accessibili anche attraverso dispositivi mobili (smartphone, tablet) per la trasmissione bidirezionale delle informazioni sanitarie; portali dedicati riservati allo scopo.
Ma se i servizi di Telemedicina non sarebbero neanche pensabili senza le nuove tecnologie, non va dimenticato mai il ruolo che nel loro uso debbono svolgere medici e operatori sanitari, anche per la necessità di empatia che una cura adeguata presuppone. E non va dimenticato, dato che l’ambito sanitario tocca alcuni dei diritti primari garantiti dal nostro ordinamento che ogni servizio di Telemedicina deve conformarsi alle normative vigenti, tutelando bisogni altri dei cittadini (ma non meno importanti) come quelli legati alla privacy e a una condotta etica da parte di chi li assiste. Da ultimo va sottolineato il ruolo che per un corretto ed efficace uso della telemedicina svolge l’informazione.
Ai fini di uno sviluppo su larga scala della Telemedicina, infatti, è necessario creare fiducia nei servizi della Telemedicina stessa e favorirne l’accettazione da parte dei professionisti sanitari e dei pazienti.
In questo contesto, sono aspetti fondamentali l’informazione al paziente, in merito all’uso della Telemedicina e ai benefici che ne possono derivare, e la formazione dei professionisti sanitari e dei pazienti per l’uso delle nuove tecnologie. Trattandosi di una innovazione tecnologica, è indispensabile che i professionisti sanitari ed i pazienti siano adeguatamente formati e preparati, consapevoli del loro ruolo e dell’efficacia del servizio, a beneficio della salute dei pazienti che se ne giovano e dell’efficienza del sistema sanitario.(30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
La rivoluzione della telemedicina: ecco come cambia la nostra sanità
(10 Aprile 2023)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla