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USA, 1 studente su 4 ha abusato di stimolanti

(18 Aprile 2023)

Roma –  In alcune scuole degli Stati Uniti, uno studente su quattro riferisce di aver utilizzato stimolanti e farmaci impiegati nel trattamento della sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) senza prescrizione del proprio medico. Questo inquietante risultato emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association Network Open, condotto dagli scienziati dell’Università del Michigan. Il team, guidato da Sean Esteban McCabe, ha eseguito un sondaggio tra i giovani studenti americani, chiedendo loro di riportare se e quando avevssero utilizzato farmaci stimolanti impiegati nel trattamento della sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività. In alcuni casi, in effetti, i giovani tendevano ad assumere queste sostanze senza consultare un medico, oppure semplicemente per svago. Il lavoro, commentano gli autori, evidenzia un’associazione significativa tra la terapia stimolante per ADHD nelle scuole e l’uso improprio di farmaci che necessitano prescrizione. In alcuni distretti, riportano gli studiosi, oltre il 25 per cento degli alunni ha riferito di aver utilizzato impropriamente queste sostanze. I ragazzi che frequentavano gli istituti didattici con i più alti tassi di terapie stimolanti per ADHD erano inoltre associati a un rischio del 36 per cento più elevato di assumere impropriamente gli stimolanti. “L’ampia variazione nell’uso inadatto di questi farmaci – osserva McCabe – implica che le singole scuole dovrebbero monitorare gli alunni per valutare il rischio di abuso o uso improprio di stimolanti. Riteniamo fondamentale bilanciare la possibilità di accesso a tali farmaci, riducendo al contempo il rischio di uso improprio”. I genitori possono adottare misure per limitare la condivisione dei farmaci, uno dei fattori legati all’accesso alle medicine per i ragazzi non affetti da ADHD. Gli esperti raccomandano ad esempio di comunicare ai propri figli le accortezze, le responsabilità e i pericoli associati all’assunzione impropria di queste sostanze. Allo stesso tempo, concludono gli autori, potrebbe essere utile tenere il conteggio delle pillole e delle confezioni di medicine in casa.(30Science.com)

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