Roma – Si terrà da oggi 28 marzo e fino al 30 marzo la riunione tecnica del consorzio internazionale PECASUS (www.pecasus.eu) per la sicurezza dell’aviazione civile a livello internazionale attraverso l’attività di sorveglianza delle condizioni meteorologiche spaziali (Space Weather).
Sono arrivati a Roma partner dalla Finlandia, Belgio, Regno Unito, Germania, Austria, Cipro, Polonia, Sudafrica.
Il consorzio PECASUS, di cui l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è partner, è uno dei quattro centri di eccellenza selezionati dall’Organizzazione Internazionale per l’Aviazione Civile (ICAO) in grado di fornire i servizi di sorveglianza richiesti dalle stringenti certificazioni dell’aviazione civile.
L’aumento delle tecnologie a supporto della navigazione aerea, quali il posizionamento tramite sistemi satellitari (GPS, GLONASS, Galileo) e le comunicazioni radio e satellitari, comporta infatti un crescente rischio di esposizione alle avverse condizioni meteorologiche spaziali. Inoltre, tali avverse condizioni possono anche comportare un crescente rischio a una esposizione di radiazione anche per i viaggiatori e per il personale di volo.
Le infrastrutture di monitoraggio dei partner del consorzio e le capacità degli stessi di realizzare algoritmi e modelli fisici garantisce che PECASUS produca servizi di sorveglianza delle condizioni dello spazio circumterrestre, soprattutto in occasione di forti tempeste solari, supportando la valutazione del rischio da parte delle autorità dell’aviazione civile.
L’INGV, in accordo con l’ENAC, offre servizi di space weather mediante la fornitura sia di dati prodotti dai propri osservatori ionosferici (eWSua, Electronic Space Weather upper atmophere) e geomagnetici (Geomagnetic Ingv Data Portal) sia sviluppando specifici modelli e prodotti di sorveglianza (INGV Space Weather Meteorologia spaziale), come da indicazioni dell’ICAO.
Nello specifico, le osservazioni ionosferiche curate dall’INGV sono indirizzate al monitoraggio continuo delle condizioni della ionosfera utili a stabilire l’affidabilità delle comunicazioni radio in banda HF e dei servizi di navigazione e posizionamento satellitare a livello globale, con particolare attenzione all’area del Mediterraneo.
Inoltre, l’INGV effettua misurazioni sistematiche di scintillazione ionosferica in aree strategiche, tra cui le isole Svalbard (Norvegia), in Sud America e nell’area del Mediterraneo. Le osservazioni ionosferiche sono elaborate in tempo reale ed integrate con modelli fisici ed empirici per fornire ad ICAO specifici prodotti di osservazione e di previsione a diverse scale spaziali e temporali.
Nel campo del geomagnetismo l’INGV gestisce tre osservatori geomagnetici in Italia dislocati a nord (Castello Tesino, TN) al centro (Duronia, CB) e al sud (Lampedusa, AG), per la registrazione continua delle variazioni del campo magnetico terrestre. Le variazioni rapide del campo, infatti, possono fornire importanti indicazioni sull’entità, durata e consistenza delle mutate condizioni dell’attività magnetica e le relative conseguenze a scala planetaria. Eventuali conseguenze di queste forti variazioni del campo magnetico terrestre possono provocare effetti come l’induzione di correnti elettriche anomale sulle reti di distribuzione a terra e sui sensori a bordo di satelliti. (30Science.com)