Lella Simone

Salute: ora legale sì o no, aperto il dibattito negli Usa

(9 Marzo 2023)

Roma – Il desiderio di non dover più spostare le lancette dell’orologio avanti e indietro è sempre più diffuso tra le persone. Ma non tutti sono d’accordo sulla scelta tra orario standard o ora legale permanente.  A far emergere il dibattito che si è acceso in questi giorni tra scienziati e politici negli Stati Uniti è un articolo pubblicato oggi Jama. Nel testo si legge che molti professionisti della salute, inclusa l’American Medical Association, sostengono l’orario standard permanente, a causa degli effetti avversi sulla salute che si verificano non solo nel periodo di transizione dall’orario standard all’ora legale in primavera, ma probabilmente fino alla transizione di ritorno all’orario standard in autunno. Alcuni sostengono che i motivi per cui le persone desiderano l’ora legale permanente siano più assunti che fatti provati. Negli Stati Uniti, la maggioranza preferirebbe l’ora legale permanente. Tuttavia, ci sarebbe una carenza di ricerche su questo argomento. “La cosa importante da notare è che nessuna scelta sull’orario è esente dai rischi e dai pericoli che le stagioni portano alle medie latitudini”, ha scritto Martín-Olalla in un articolo Chronobiology International. Martín-Olalla è professore associato di fisica all’Università di Siviglia in Spagna, e in una e-mail alla rivista Jama sostiene che cambiare l’orologio due volte all’anno abbia avuto un buon risultato nel secolo scorso e non debba essere abbandonato. In luoghi più vicini all’equatore, come le Hawaii e il Messico, che hanno istituito l’ora standard permanente nell’ottobre 2022, gli orari di alba e tramonto non variano tanto quanto nelle località di media latitudine. Alcuni stati hanno adottato l’orario standard permanente, ma solo un atto del Congresso degli Stati Uniti, si legge nell’articolo, potrebbe consentire l’adozione dell’ora legale permanente. (30Science.com)

Lella Simone